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Intervista allo Chef... Mirko Ronzoni!


Classe 1990, cresciuto a Bergamo Mirko Ronzoni è il vincitore della seconda edizione italiana di “Hell’s Kitchen” (Luglio 2015) in onda su Sky Uno e condotto dallo chef Carlo Cracco. La vittoria gli è valsa la posizione di Executive Chef al ristorante di Hell’s Kitchen al Forte Village Resort in Sardegna; dal 2016 e’ “Sous Chef” del programma stesso al fianco di Cracco. Comunicativo, istrionico, socievole, amante della moda e degli accessori, partecipa a numerosi eventi promozionali quali: Cous Cous Fest a San Vito lo Capo, Salone del Gusto di Milano, Eataly a Torino, ma anche presenza tv Nazionali e internazionali come RSI in Svizzera. Dopo il diploma all’Istituto alberghiero, si è subito inserito nel mondo del lavoro per apprendere il massimo da Chef di prestigio e dare fin da subito un’impronta chiara al suo percorso. Ha lavorato in Italia e vissuto a Londra, New York e Bucarest, esperienze le quali hanno dato libero sfogo al suo estro sia culinario che personale. Tradizione, tecnica, ricerca maniacale delle materie prime, caratterizzano la sua cucina a cui aggiunge sempre un giusto tocco personale.Collabora con l’Accademia del Gusto, Congusto Gourmet Institute, Italian Food Accademy, solide e rinomate realtà del Nord Italia nello svolgimento di corsi di formazione per professionisti e non, di carattere culinario.


Queste collaborazioni sono ricche di incontri ed esperienze che condivide con colleghi molto rinomati (Enrico Cerea, Antonino Cannavacciuolo, Enrico Bartolini, Giovanni Pina, Gianluca Fusto, Fabio Tacchella, Davide Scabin per citarne alcuni) che accrescono le sue qualità professionali ma anche e soprattutto una visione della vita fatta di condivisione, scambio di energie e voglia di crescere.Non solo corsi di cucina e team building, ma anche sinergie con importanti brands come: Coop, Bimby, Aprilia, Falconeri, Smeg, Novotel, etc…È stato fautore di “Good Food Veg”, un format di cucina green con consegne a domicilio e corsi di cucina. Si occupa sovente di consulenze culinarie per start up o restyling di attività ristoratrive o alberghiere.Gestisce un progetto chiamato “Aesthetic Kitchen”, catering gourmet che da libero sfogo alla cucina creativa ed estetica che lo contraddistingue.Attraverso i suoi canali social coltiva una community che ha come filo conduttore il lifestyle e la cucina.


Noi abbiamo avuto l'onore di conoscerlo e farci due chiacchiere durante il Sigep 2020 e siamo molto felici, durante questi difficili giorni, di regalarvi un piccolo sorriso con questa bella intervista allo Chef Mirko Ronzoni.


1. Sei partito da Bergamo e passando da Londra, New York e Bucarest sei diventato lo Chef che noi oggi conosciamo grazie alla tua vittoria ad Hell's Kitchen, ma com'è cambiata la vita di Mirko Ronzoni in questi anni?

I programmi tv sono vetrine ambitissime dove dimostrare ciò che meglio sappiamo fare, di fuffa ce n'è tanta e dura poco, chi ha professionalità e talento dura e sfrutta al meglio ciò che gli viene trasmesso. Ovviamente parlo di “vetrine”, dato che un programma non cambia la vita perchè a cambiarla sono le scelte che si attuano.

In questi ultimi anni mi sono focalizzato sempre più sulle consulenze ristorative e sul pensare a format ristorativi attuabili con la ricerca di Venture capitalist.


2. Nel 2015 hai vinto la seconda edizione di Hell's Kitchen Italia, come hai vissuto quell'esperienza e che ricordi ti porti nel cuore?

Calcolando che è nato tutto per caso, mai avrei immaginato di vincere o forse in cuor mio si (ride hhihi). E' stato un percorso difficile, come potete percepire dalla visione del programma, ma grazie al cielo ho un carattere positivo ed equilibrato, dico sovente che se vuoi fare questo lavoro ad alti livelli è fondamentale la gestione di se stessi, se no si scoppia e si abbandona come fanno tanti. Dopo il programma sono arrivate mille proposte, la bravura è imparare a coglierle per questo è importante non fermarsi mai.


3.  La vittoria nella "cucina dell'inferno" ti ha portato al Forte Village Resort in Sardegna con la posizione di Executive Chef: ti va di raccontarci com'è stata quell’esperienza?

Un' esperienza clamorosa con la C maiuscola, il “Forte” è una macchina fortissima che ogni estate macina migliaia di ospiti e quindi di coperti nei sui 21 ristoranti. Arrivare li subito dopo la vittoria del programma, inaugurare il “mio” ristorante firmato Hell’s Kitchen è stata un'esperienza impensabile e così elettrizzante, eravamo pieni ogni giorno per tutta la stagione, ho proposto la mia cucina gourmet, creativa, estetica in un contesto galamour a bordo piscina, la cucina a vista era impattante e mi sentivo su un palcoscenico ogni giorno. Ho avuto la fortuna di avere un grande team che mi ha supportato in quella magica esperienza: Giordano, Daniele, Laura e Andrea. Vedere tutti quei clienti internazionali alla mia tavola mi ha riempito di gioia e fatto capire quanto la ristorazione sia nel mio dna.


4. Dal 2016 alla chiusura del programma sei stato "sous chef" al fianco dello Chef Carlo Cracco, quanto ti ha insegnato quest’avventura?

Quando Cracco e poi la produzione mi hanno voluto nel programma è stata une bella carica di adrenalina, un grande attestato di stima da parte di Carlo, devo essere molto schietto, Cracco è un gran professionista ed aver vissuto 4 anni nel format di Hell’s Kitchen è stato appagante e motivante. E’ un peccato veder finito un programma del genere, che avrebbe potuto dare molto di più, magari affidando la direzione ad un altro chef…(io??? ahahha, lo chef ride sornione).


5. "Aesthetic Kitchen" è il tuo progetto con il quale dai libero sfogo alla cucina creativa ed estetica, ti va di raccontarci di cosa si tratta e com'è nata l'idea di questo progetto?

Proprio cosi!! AK è un catering tailor made per eventi aziendali e privati, io e il mio team ci occupiamo di reperire tutte le informazioni dal cliente e proponiamo la nostra idea esclusiva, questo è uno dei servizi che facciamo, oltre naturalmente alle consulenze ristorative per aiutare aziende del food nella rimodulazione dell’offerta, il restyling della cucina, la formulazione del menù, la formazione dello staff e le strategie di marketing.

Non mi scordo poi di dire che con la mia agenzia “Realize Networks - Milano” sono sempre presente per eventi aziendali, show cooking, testimonial di prodotti e campagne di influencer marketing.


6. Hai avuto modo di incontrare e collaborare con grandi Chef, chi tra questi ti è rimasto particolarmente impresso nel cuore e nella mente?

Ho lavorato veramente con tantissimi chef, ne cito qualcuno : Enrico Cerea, Antonino Cannavacciolo, Gianluca Fusto, Fabio Tacchella, Enrico Bartolini, Davide Scabin, Davide Oldani e tanti altri, questo anche prima di HK grazie a collaborazioni personali, corsi di formazione, catering, ma nel cuore tengo Daniel Facen, chef “molecolare” 1 stella michelin a Bergamo, che mi ha iniziato nel mondo della ristrazione stellata, a lui devo il rigore e l’amore per la bellezza.


7. A chi devi il tuo grazie più grande e perché ?

Sicuramente alla mia famiglia perchè è grazie ai loro insegnamenti che sono caratterialmente “Mirko Ronzoni “, ovviamente poi  a tutte le persone che ho incontrato sulla mia strada, che mi hanno insegnato, osannato, afflitto, ma che inconsciamente mi hanno cambiato e arricchito.


Noi del Team di "Una Vita On The Road" ringraziamo lo Chef per la sua disponibilità e simpatia e vi consigliamo di andare a dare un'occhio al suo sito: www.mirkoronzoni.it



Ringraziando ancora lo Chef per la disponibilità vi ricordiamo che cliccando QUI potete trovare la nostra recensione a #Sigep2020, e noi vi salutiamo con le nostre foto insieme allo Chef.




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