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Intervista al pasticcere Gian Paolo Panizzolo

Aggiornamento: 10 ott 2019

Buonasera amici del blog, eccoci qui, come vi avevamo promesso, con tante novità..  Come vi abbiamo accennato nell'articolo sul Sigep, abbiamo avuto il piacere di incontrare un pasticcere che, con le sue sculture culinarie, ci ha veramente incantato. E da li la nostra idea:" Perchè non proporgli un'intervista?" Ed eccoci qui, a raccontarvi chi è, con la piccola intervista che ci ha concesso.

1. Come e quando nasce la tua passione per la pasticceria?

Nasce quando avevo 18 anni, lavoravo come cuoco in un ristorante di alto livello. Lo Chef mi diede da fare delle ricette particolari e da lì… il colpo di fulmine. Lascia la cucina per la pasticceria!

2. Abbiamo visto i tuoi lavori esposti al Sigep 2017, la Fontana di Trevi e Cesare Augusto nel quale, internamente, si può vedere un'areografia della Basilica di San Pietro; indicativamente quante ore di studio e quanto tempo di lavorazione ti sono servite per realizzarle?

Ciò che era esposto al Sigep scaturisce solo dalla passione. Niente studio. Ho deciso di omaggiare Roma, la città etena, e via, preso qualche foto da Google e ho cominciato a modellare.

Non ha molto senso, ma nascono così.

Ore di lavoro non riesco a calcolarle bene, ma credo servano circa 200 ore per la Fontana di Trevi e altrettante per Cesare Augusto.

3. Hai frequentato diversi corsi di aggiornamento con i più bravi Pasticceri d'Italia e d'Europa; chi di questi maestri ti ha trasmesso di più?

Nessun corso. Ho assistito a molte dimostrazioni e presentazioni: coglievo le tecniche e gli spunti e poi, in hotel o in pasticceria, a provare fino a capire come.

4. Per il tuoi lavoro hai visitato tanti paesi: quale di questi viaggi ti è rimasto nel cuore e perché?

Viaggi? Il Brasile di sicuro perché in molte situazioni anche il più povero conserva un sorriso per salutarti.

5. A chi devi il tuo grazie più grande e perché?

Ai miei genitori, ma soprattutto a mia moglie, quella persona così speciale che da vent'anni mi sopporta. Impagabile.

Dietro a tutto quello che faccio c'è lei.

Le sue risposte continuano a lasciarci meravigliosamente stupite.

Prendete esempio di come, un lavoro, può anche essere una meravigliosa passione.  


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