top of page
Immagine del redattoreUnaVitaOnTheRoad

Intervista ai... Quadrophenix

Aggiornamento: 10 ott 2019

Quadrophenix: comunicato stampa e intervista!



E' uscito il 6 luglio “PARAPONZI”, il disco che segna il debutto dei QUADROPHENIX, band tarantina che vanta un’intensissima attività live. 

Paraponzi” raggruppa i brani del primo repertorio della band, tutti caratterizzati da un sound vintage che richiama musicalmente il rock n’ roll fresco degli anni ’60, tipico di band come Beatles, Beach Boys e Kinks. La peculiarità di questo album la si trova nei testi ironici, mai banali, che rivelano più chiavi di lettura. “Paraponzi” è stato scritto interamente dal frontman della band Alessandro De Vincentiis, registrato al “Master Recording Studio” di Taranto e prodotto e arrangiato da Marco De Bartolomeo con i Quadrophenix. Fatta eccezione per il singolo “Mai Più” scritto da Alessandro De Vincentiis e il chitarrista della band Valerio Gentile.

«Registrare questo album – raccontano i Quadrophenix - ha significato per noi mettere in musica quelli che sono probabilmente i migliori anni della giovinezza. Quelli dell’università, della spensieratezza e degli amori iniziati e finiti. La nostra prima esperienza in uno studio di registrazione ci ha fatto capire di voler fare questo mestiere per sempre!».


Questa la tracklist di “Paraponzi”:1. Mai più 2. Paraponzi 3. Allora Andrei 4. So che sai che so 5. Bye bye 6. Nuvole 7. 1930 8. Eccetera 9. Il pomo dell'amor 10. Mi scusi signorina 11. Al tavolino del bar 12. Il circo

È attualmente in rotazione radiofonica “Mai più”, lo scanzonato e irriverente singolo con il quale i Quadrophenixraccontano la loro personale visione dell’amore impossibile.Le splendide spiagge della litoranea Salentina di Taranto sono state la cornice perfetta per il videoclip, diretto da Antonio Cofano (88migliaorarie).


Biografia


I Quadrophenix nascono a Taranto nell'estate del 2006. Il loro progetto musicale prevede la creazione di un repertorio originale basato sulle influenze di band storiche quali Beatles, Beach Boys, R.E.M, Traveling Wilburys, Oasis e tutto quel filone che spazia dal rock'n'roll al rockabilly al pop rock. I primi inediti sono in lingua inglese; con il passare del tempo, con l'acquisizione di esperienza sia live che di studio, il genere proposto dalla band è andato orientandosi verso un sound che rievoca la scena musicale twist dei primi anni '60, senza mai lasciarsi alle spalle le sonorità pop rock.Con la consapevolezza di non riuscire a raggiungere a pieno il pubblico, che raramente presta attenzione ai testi in inglese di una band emergente semisconosciuta, i Quadrophenix decidono di scrivere le liriche delle loro nuove canzoni esclusivamente in italiano, prediligendo un approccio ironico ed umoristico, senza mai cadere nel banale e mantenendo un sound fresco ed orecchiabile.A partire dal 2007 inizia la loro intensa attività live. Dal 21 giugno 2019 è in radio il brano “Mai più”, che anticipa l’uscita del loro album di debutto “Paraponzi”, disponibile dal 6 luglio.



Per conoscerli meglio abbiamo avuto occasione di fargli qualche domanda... ecco a voi le loro risposte!


1. Come e quando nascono i Quadrophenix e da cosa nasce questo particolare nome?

I Quadrophenix nascono nel lontano 2006, quando io (Alessandro) e Alberto Agresta (Ex cantante della band) ci incontriamo nelle corsie dell'ospedale di Taranto. Facevamo entrambi Clown terapia e amavamo la musica. Col tempo abbiamo messo su la band, che ovviamente ha cambiato formazione, fino a trovare il perfetto equilibrio attuale. Il nome Quadrophenix è stato scippato ad un album degli Who..Quadrophenia, appunto. Quando lo comperai, nel libretto interno al cd c'era una definizione del termine "quadrophenia" che mi colpì al punto da utilizzarlo. Infatti Quadrophenia era la particolare sindrome di cui soffriva il protagonista di quell'opera rock. Ed era descritta come una pazzia a più facce! Un significato stupendo, anche se il nome è poco comprensibile...me ne rendo conto adesso. ma nel 2006, a 19 anni, era fighissimo! 2. “Mai più” è il singolo attualmente in rotazione radiofonica, com’è nato questo brano e cosa volevate trasmettere ai vostri fan?

Il brano è stato il primo pezzo mai scritto su (auto)commissione. Volevamo fare un qualcosa di estivo e che potesse strizzare l'occhio alle piccole follie della società contemporanea. Lo abbiamo scritto, arrangiato e registrato io e Valerio nel giro di tre giorni! Speriamo che dalle note e dal testo si evinca il divertimento che abbiamo provato noi nel comporre questa simpatica canzunciella estiva! 3. “Paraponzi” è il vostro album d’esordio come sono nati brani che lo compongono?

I brani di "Paraponzi" li scrissi quando era ancora un giovane studente dell'Accademia di Belle arti di Lecce. E mi trovavo a vivere da solo lontano da casa e dai miei genitori per la prima volta in vita mia. Era bello saltare le lezioni per scrivere canzoni! Poi, una curiosità che svelo solo a voi. All'epoca ero un accanito fumatore di Marlboro Light...ho smesso di fumare da quasi nove anni...ma se ci fate caso, in ogni canzone di "Paraponzi" c'è un riferimento alle sigarette..o al tabagismo. BOOM! 4. La vostra musica è particolarmente influenzata dalla Surf Music anni ‘60 e lo notiamo nei due brani già pubblicati. Quante altre canzoni sono influenzate da questo sound?

Quasi tutto "Paraponzi" è influenzato dalla surf music anni 60.Diciamo che Molto ha fatto in questo senso il produttore Marco De Bartolomeo, che all'epoca ci aiutò a trovare il nostro sound. E devo ammettere che da quando ci fece scoprire il tempo twist mentre arrangiavamo "Il pomo dell'amor" la cosa ci si è cucita addosso! felici esperimenti! Di fatto avremmo sempre voluto suonare più come i Beatles che come i Beach Boys...ma penso che ci rifaremo sul secondo disco! 5. Quali sono i vostri progetti futuri di cui ci potete parlare?

In questo momento stiamo pubblicizzando Paraponzi e siamo contenti di questo. "Mai più" è in rotazione radio e tanto ci basta. Per il momento. Nel cassetto abbiamo già un  secondo disco bello e pronto. E quando dico pronto, intendo che ha anche la copertina. Manca solo il titolo..ma si vedrà. Ma del secondo disco, in effetti, non possiamo parlarvi. Pardon! 6. A chi dovete il vostro grazie più grande e perché?

Il nostro grazie più grande lo dobbiamo a Marco De Bartolomeo, che tanti anni fa ci convinse a scrivere testi in italiano anzichè in inglese! Ci ha aiutati molto a diventare pian piano noi stessi, permettendoci di esprimere la nostra arte nel migliore dei modi. Grazie Marco. E Grazie anche ai genitori di Valerio, che hanno sopportato di vedere il loro garage trasformarsi da Garage in sala prove, e da sala prove in studio di registrazione. Grazie anche a Voi.


Siamo noi che vi ringraziamo e vi auguriamo tanto successo! Se l'intervista vi è piaciuta e volete andare a un loro live queste sono le prossime date:

28 luglio live @ Pulsano (Ta)

2 agosto live @ Talsano (Ta)

20 agosto live @ Talsano (Ta)



Se volete rimanere aggiornati seguiteli sui loro social:

27 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

コメント


bottom of page