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Intervista ai... Pillheads!


Il libero pensiero è un brano che affronta il tema della contemporanea difficoltà di ragionare fuori dal coro e di sostenere opinioni personali autentiche, con un testo intenso e provocatorio. Spiega il gruppo a proposito del loro nuovo inedito: “Il pensiero libero e incondizionato ha evidenti e inquietanti analogie con la sindrome di Tourette. Entrambi si manifestano in tenera età, con la tendenza poi a svanire; Entrambi portano i soggetti a dire troppe parole sconvenienti; Entrambi nei casi più gravi vengono curati con i farmaci.” Pillheads è un termine inglese che definisce “coloro che assumono ossessivamente farmaci senza averne una reale necessità”, da un'idea di Phil Strongman, collaboratore di Malcom McLaren e regista dei Sex Pistols, con cui i Pillheads produssero un film nel 2017.

Il video ufficiale del brano, diretto da Luca Tartaglia, vede protagonista il gruppo che suona il brano in camice da medico, perseguitando con lancio di pillole un attore che recita il ruolo di un uomo sull’orlo della pazzia, afflitto dall’impossibilità di esprimersi liberamente.



Biografia


I Pillheads sono Paolo Baltaro (vovce e chitarra) e Daniele Mignone (basso), con Dario Marchetti alla batteria. Rappresentano un modo molto personale di fondere la forza granitica del Rock e l’armonia del Pop britannico (ispirandosi a pilastri come Beatles, Led Zeppelin e Pink Floyd), con testi che si rifanno esplicitamente alla tradizione del grande cantautorato italiano, focalizzando aspetti e storie della vita contemporanea, costantemente in bilico tra mondo reale e mondo virtuale. Ogni brano ha anche una versione gemella in lingua inglese, che verrà pubblicata successivamente.


Di seguito la nostra intervista ↓


1. Chi sono i Pillheads e come nasce la vostra passione per la musica? I Pillheads nascono dall’incontro con Phil Strongman (collaboratore di Malcom McLaren per tutti i video dei Sex Pistols). Phil propose a Paolo di produrre un film basato sulle canzoni degli Arcansiel, storica formazione Neo-Prog di cui Paolo aveva fatto parte come leader e produttore. I Pillheads si formarono in quell'occasione e seguì un lungo tour europeo. L'anno successivo scrivemmo nuovi brani originali e passammo alla lingua italiana, che diede nuova forma al progetto. Oggi siamo un power trio, con Paolo alla chitarra e voce, Daniele al basso e Dario alla batteria. 2. Pillheads è il vostro nome d’arte, come nasce questo nome? Fu proprio Phil a darci l'idea del nome. Philleads è un termine inglese che definisce “coloro che assumono ossessivamente farmaci senza averne una reale necessità” Per noi la "pillola" è metafora di tutto ciò che la società contemporanea si auto impone come surrogato di valori autentici. 3. “Il libero pensiero è il vostro singolo d'esordio, come nasce questo brano? Abbiamo giocato con le inquietanti analogie tra il pensiero libero e la sindrome di Tourette. -Entrambi si manifestano evidenti in tenera età, con la tendenza poi a svanire; -Entrambi portano i soggetti a dire troppe parole sconvenienti. -Entrambi, nei casi più gravi, vengono curati con i farmaci. 4. Con questo vostro inedito quale messaggio volete trasmettere a chi lo ascolta? Vogliamo far sorgere un dubbio e proporre un punto di vista diverso dal quale osservare il concetto di libertà d'opinione, sebbene, se qualcuno cercherà nel brano delle risposte, non le troverà. 5. Quali sono i vostri progetti futuri? Vivere a lungo e felici. 6. A chi dovete il vostro grazie più grande e perché? Il grazie più grande lo dobbiamo all'Uomo dalla testa di Pillola. E' lui che ci ispira ogni giorno a scrivere i nostri brani.



Noi ringraziamo i Pillheads per la loro disponibilità e vi lasciamo i link per seguirli sui loro social ↓

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