Dal 4 dicembre sarà in rotazione radiofonica “NERO DI TROIA”, il nuovo singolo delle YAYANICE.
"Nero di Troia” è un brano pensato ed ispirato ad una persona che ci ha ferito, che ci ha girato le spalle e ci ha parlato in modo poco chiaro confondendoci. La canzone vuole essere uno sfogo un po' fuori dai denti, "in vino veritas" come si suol dire.
Spiegano le YAYANICE a proposito del nuovo brano: «Questo è un singolo che riteniamo versatile, da utilizzare per sferzare o punzecchiare chi ci ha fatto male, pur lasciando intendere un velato sarcasmo: la ciliegina sulla torta, come dice infatti il testo, non c'è. L' accoppiata del testo con la musica, che vuole sdrammatizzare le parole, vuole dirci di prendere le situazioni con filosofia, perchè soprattutto nel dolore c'è sempre qualcosa da imparare e da prendere con ironia».
Il videoclip ufficiale del brano, diretto da Adrian Scerbina per VivoRecFilm con la produzione di Maicol Malizia, manda in loop pochi secondi di riprese che immortalano le protagoniste nell'azione di bere vino, ricreando quell'atmosfera che porta più facilmente, in un momento no, ad enfatizzare gli stati d' animo verso qualcuno, e magari anche ad alzare il tenore dei commenti.
Biografia
Yayanice è un duo formato da Chiara Iannice (voce) e Giulia Facco (tastiere).
Chiara comincia a cantare a 16 anni in un gruppo del liceo tutto al femminile che si scioglie dopo la maturità. Si riavvicinerà al canto solo a 32 anni, in conseguenza ad una necessità profonda, prendendo questa volta lezioni mirate all’ esplorazione e allo studio della voce.
Giulia si avvicina allo studio del piano classico da bambina. In tarda adolescenza scopre il jazz e si diploma al conservatorio jazz di Rovigo nel 2014, anno in cui esce anche il suo primo disco ("The Prophecy" Emme records label). Negli ultimi anni ha collaborato con varie band in ambito jazz, pop e soul. Le due ragazze si conosco nel 2017 e cominciano a suonare insieme nella band bolognese Ya-nice, cimentandosi in cover di brani funky, r'n'b, new soul e nell'ultimo periodo anche house.
Finita questa avventura Chiara e Giulia decidono di continuare per fare della musica originale e, con il prezioso aiuto di Nicolò Scalabrin e Riccardo Di Vinci, quasi per caso, nasce il loro progetto.
Ecco la nostra intervista:
1. Chi sono le Yayanice e come nasce il vostro nome d’arte?
(Chiara) Yayanice è un duo formato da Chiara Iannice (voce) e Giulia Facco (tastiere).
Il nome nasce dall’ evoluzione del nome della cover band in cui Giulia ed io suonavamo nel 2017 e che si chiamava Ya Nice. La storia vuole che quando all’ epoca ricevemmo la prima data per suonare, il batterista, chiamato a dire il nome della band pur non avendolo ancora trovato, su due piedi plasmò partendo dal mio cognome (Iannice) questo nome, che declinato all’ inglese, aveva per lui più appeal. Quando ci comunicò poi la cosa, non potemmo più tornare indietro e così restò, tra le risate generali. Continuando l’ esperienza a due, abbiamo deciso di non stravolgere del tutto lo spirito di Ya Nice ma piuttosto di arricchirlo quindi abbiamo deciso semplicemente di raddoppiare lo Ya e di scriverlo tutto attaccato: Yayanice!
2. “Nero di troia” il vostro nuovo singolo, come nasce questo brano e a cosa vi siete ispirate?
(Giulia) Il beat Nero di Troia è nato in un pomeriggio del 2019, a casa del beat maker e chitarrista Nicolò Scalabrin, carissimo amico ed elemento fondamentale delle nostre produzioni. Dopo un pranzo in cui avevamo bevuto per l’appunto del Nero di Troia, il nome del vino è stato designato come titolo per salvare il file della registrazione. E’ stato un momento creativo, ludico, senza obiettivi particolari se non quello di fare un po’di musica insieme, come era spesso accaduto, e,visto che il risultato ci piaceva, Chiara ha in seguito tirato fuori un testo e una linea vocale da metterci sopra.
Musicalmente ci siamo ispirate ad un sound neo soul che ci piace e rappresenta moltissimo; il contenuto del testo invece è uno sfogo verso una persona che non è chiara, che ci confonde e che con il suo atteggiamento altalenante e contradditorio ci ferisce. Vuole anche rappresentare la forza e la coerenza di restare centrate nei propri valori, di non cedere a compromessi quando a soccombere è la nostra salute emotiva.
3. Il videoclip di questo brano vi rappresenta sedute al tavolo a bere per affrontare un momento no della vita di tutti i giorni, ma voi nella vostra vita quotidiana come affrontate i momenti bui?
(Giulia) Beh, sicuramente un bicchiere di vino può aiutare a rilassare i nervi! Io in generale cerco di
circondarmi di persone che hanno una buona influenza su di me, che possono ascoltarmi e darmi dei punti di vista costruttivi. A volte ho bisogno di silenzio e solitudine, per trovare la forza e la direzione
necessarie per “svoltare” (e per questo mantengo una pratica di meditazione e yoga costanti). Scrivere musica poi è, in quei momenti, una catarsi...il malessere si incanala in qualcosa di bello, ed il gesto materiale di dare una forma concreta a ciò che senti ti aiuta immensamente a metabolizzare il nodo in questione.
(Chiara) Nei momenti bui tendo ad essere più introversa, ho bisogno di silenzio e calma per ricontattare me stessa e capire la situazione e le possibili soluzioni. Quando poi le cose diventano davvero grigie,allora mi consulto con quegli amici che stimo e con i quali condivido la parte intima della mia vita. Cerco di affidarmi alla relativizzazione, alla non identificazione e alla leggerezza, temi importanti e fondamentali per far fluire tutto il processo.
4.Nel 2017 vi siete conosciute e tutt’ora suonate insieme, com’è nata quest’amicizia e cosa rappresenta per voi questo progetto artistico?
(Giulia) L’amicizia è nata in sala prove! Ci siamo conosciute lì, io non avevo idea neanche di cosa
avremmo suonato e non conoscevo Chiara, se non di vista. E’ stato un bellissimo incontro e infatti siamo diventate grandi amiche. La nostra intesa musicale e il desiderio di entrambe di fare della musica originale ci hanno portate, quasi senza accorgercene, ad creare il nostro primo E.P. “GU.A.ST.O”, che ha visto la collaborazione con Nicolò Scalabrin e Riccardo Di Vinci. Questo progetto per noi rappresenta un bellissimo modo per esprimerci, col desiderio di regalare a chi ci ascolta della leggerezza, molto groove e anche degli spunti di riflessione.
5. Quali sono i vostri progetti per il futuro?
(Chiara) I nostri programmi futuri sono quelli di continuare il nostro percorso, curiose di vedere dove ci porterà e che cosa farà nascere di nuovo. Una cosa è certa: non smetteremo di fare musica.
(Giulia) Assolutamente d'accordo! Stiamo già mettendo in cantiere brani nuovi e preparandoci per i live, augurandoci di poter presto suonare dal vivo!
6. A chi dovete il vostro grazie più grande e perché?
(Giulia) Sicuramente le persone da ringraziare sono tantissime! Il nostro progetto è stato accolto da tutti coloro che vi hanno partecipato con grande entusiasmo; si è creata una sinergia tale da creare una piccola crew di artisti dove ognuno ha dato un contributo fondamentale, curando i dettagli.
(Chiara) Come dice Giulia le persone da ringraziare sono tante, ma desidero lanciare un ringraziamento particolare e sdolcinato al mio ragazzo, in arte Grigio Crema che, forse prima di noi, ha creduto nel nostro progetto e ne ha apprezzato il valore, sponsorizzandoci e indirizzandoci verso LaPOP, l’ etichetta che ci produce oggi. Grazie di cuore.
Noi ringraziamo Chiara e Giulia, in arte Yayanice, per la loro disponibilità e vi lasciamo i link per seguirle sui loro social ↓
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