Da venerdì 6 marzo sarà in rotazione radiofonica “WINTER” (Filibusta Records), il nuovo singolo di VALENTINA GULLACE estratto dal suo ultimo album “La mia stanza segreta”, disponibile sulle piattaforme digitali e nei digital stores.
Una lettera scritta e mai consegnata, il lamento per un amore perduto che si vorrebbe ancora ardentemente accanto: “Winter” è una canzone che racconta di una sorta di delirio amoroso, una dimensione emotiva a metà fra la consapevolezza che tutto sia ormai finito e l’ingenua speranza di ricominciare insieme, meglio di prima.
Racconta Valentina Gullace a proposito del singolo: «Sono andata a ricercare le sensazioni di una me molto più piccola e immatura, una Valentina adolescente che inizia a capire cosa significhi perdere qualcuno che si ama. “Winter” esprime la difficoltà di elaborare la fine inevitabile di una relazione che forse non era davvero sana, ed è una difficoltà che forse tutti abbiamo provato almeno una volta nella vita».
Il videoclip di “Winter”, diretto da Giacomo Citro, è incentrato su due figure femminili appartenenti a epoche storiche differenti ma accomunate dalla stessa ferita emotiva: la fine di un grande amore. Scrivendo una lettera, le due donne faranno un viaggio attraverso le sfumature della sofferenza amorosa, tra l’ingenua speranza di poter ricominciare una vita insieme al proprio uomo e la necessità di fare una scelta dolorosa per andare avanti.
Biografia
Cantautrice, attrice, ballerina, performer di musical, Valentina Gullace inizia la sua carriera nel 2006 debuttando in teatro col ruolo di Maria Maddalena nel Jesus Christ Superstar della Compagnia della Rancia. In pochi anni diventa una delle interpreti italiane di musical più apprezzate ed è fra i protagonisti di spettacoli come: High School Musical, La febbre del sabato sera, Operazione San Gennaro, Aladin, Cabaret, A Bronx tale. Nel 2015 vince l’Oscar italiano del Musical per la sua interpretazione del ruolo di Inga in Frankenstein Junior. Nell’ultima stagione teatrale è nel cast di The Full Monty, in tour in tutta Italia e al Teatro Sistina di Roma. Conduce una trasmissione su Rai Scuola, Easy Genius, ed è uno dei 100 giudici nella prima edizione del programma di Canale 5 All Togheter Now, condotto da Michelle Hunziker. Parallelamente alla carriera teatrale svolge un’intensa attività live nel jazz club di tutta Italia, esibendosi nel repertorio swing e jazz. Il 27 settembre 2019 pubblica il suo primo disco da cantautrice: “La mia stanza segreta” (Filibusta Records), album impreziosito dalla presenza di Fabrizio Bosso alla tromba. Il disco viene presentato dal vivo al Festival Lucca Jazz Donna e alla Casa del Jazz a Roma. Il singolo “Winter”, estratto dall’album, sarà in rotazione radiofonica a partire dal prossimo 6 marzo.
Qui, di seguito, trovate la nostra intervista a Valentina Gullace:
1. Attrice, ballerina, cantautrice e performer di musical, da dove nascono tutte queste tue passioni? Fin da piccola ho sempre cantato e ballato. Non sono mai stata spinta dalla mia famiglia verso le arti ma ho sempre avuto una naturale spiccata attitudine al canto e alla danza. A casa mia in Calabria c’era un pianoforte che i miei avevano comprato per mio fratello ma fin da subito fu evidente che probabilmente ero più predisposta di lui a “giocarci”. Passavo giornate intere sullo strumento e mi accompagnavo nel canto ma l’idea di esibirmi in pubblico non mi sfiorava nemmeno. Ho iniziato a prendere lezioni di pianoforte e danza classica a 8 anni e per tantissimo tempo ho continuato a cantare di nascosto, perché mi imbarazzava troppo farlo davanti a tutti. La danza classica invece mi faceva sentire più protetta e così per anni ho coltivato il progetto di diventare una danzatrice professionista, fino a trasferirmi a Roma per studiare all’Accademia Nazionale di Danza. Ho iniziato a scrivere le prime canzoni intorno ai 17 anni e incidevo tutto con un registratore con le cassette, cori compresi. Le mie canzoni rimanevano però segrete e le facevo ascoltare raramente solo ad amici intimi. Dopo alcuni anni a Roma ho deciso di superare la mia paura di cantare in pubblico e ho iniziato a studiare canto da una jazzista. Di lì a poco ho scoperto una passione per il musical e dopo un corso biennale per formarmi come performer completa ho debuttato col ruolo di Maria Maddalena nel Jesus Christ Superstar, con la Compagnia della Rancia. Per molti anni la mia carriera è stata solo nell’ambito del teatro musicale con qualche incursione in tv, mentre le mie canzoni continuavano a rappresentare qualcosa che facevo solo per me stessa. Circa quattro anni fa ho deciso finalmente di lavorare ad un progetto discografico e nel settembre scorso è uscito il mio primo disco: “La mia stanza segreta" 2. Hai una carriera piena di teatro, musical e tv, come mai la scelta di fare la cantautrice? Desideravo fare un disco perché era qualcosa che dovevo a me stessa. Io ho sempre voluto fare la cantautrice ma semplicemente prima non ne avevo il coraggio. Non ho mai avuto particolari smanie di celebrità e quindi anche le mie scelte artistiche sono sempre state motivate dalla ricerca di una coerenza fra chi sono e cosa mi piace realmente nella musica e nel teatro e questo ha reso il mio percorso ancora più complesso e tortuoso. Il mio desiderio è quello di fare più concerti possibile, portare la mia musica dovunque per moltissimo tempo. 3. “La mia stanza segreta” è il tuo album d'esordio uscito a Settembre 2019, quanto vale per te? Il mio primo album ha il sapore della soddisfazione dopo una grande fatica! Ho lavorato a questo progetto per molti anni lottando soprattutto contro me stessa e le mie paure. Non è semplice esporsi così tanto e raccontarsi pubblicamente attraverso la propria musica ma ad oggi sono felice di questa scelta e anzi spero che tantissima gente mi ascolterà. 4. Il tuo album ha un titolo forte; perché hai voluto rendere “pubblico” il contenuto di una “stanza segreta”? I miei testi sono tutti nati da una reale urgenza comunicativa perché per me scrivere canzoni è sempre stato come scrivere pagine di un diario segreto, inizialmente non destinato ad un pubblico. Ho scritto di me, delle mie elucubrazioni, delle mie delusioni e delle tante lezioni che ho imparato nella vita. Ho deciso di espormi così tanto e aprire le porte della mia stanza segreta perché la cosa più bella per chi scrive è comunicare le proprie emozioni alla gente e magari suscitarne altrettante. Desideravo creare delle connessioni emotive con chi ascolta la mia musica e spero di esserci riuscita. 5.E' da poco in rotazione il nuovo singolo, “Winter”, a cosa ti sei ispirata per scrivere questo brano? “Winter” era originariamente una lettera che poi non ho mai consegnato. Ho sempre composto canzoni quando sentivo di dover dire qualcosa di reale e questo brano è nato 8 anni fa in un momento di profondo dolore emotivo. Mi ero bloccata alle prime due strofe ma poi ci ho rimesso mano due anni fa, riscrivendola tutta in inglese. Ho immaginato una ragazza al primo fallimento amoroso, quello che brucia di più e che ti porti dietro per sempre. Esiste anche un videoclip, diretto da Giacomo Citro e potrete trovarlo sul mio canale Youtube. Il video è incentrato sulla figura di due donne appartenenti a epoche storiche differenti ma accomunate dalla stessa sofferenza amorosa. Il brano vede la partecipazione del grande Fabrizio Bosso alla tromba, già presente anche nel mio secondo singolo: “La responsabilità di te”. 6. Ballerina, cantautrice, attrice e performer di musical, quale di queste ti rappresenta di più e perché? Io mi sento semplicemente un’artista. Sono un'artista nel senso che mi esprimo attraverso diverse arti. Non c’è una che mi rappresenti più dell’altra perché non so fare a meno di nessuna di esse. Sicuramente i musical mi hanno permesso di esprimermi davvero a 360 gradi ma curare un intero progetto discografico da sola, compresi i videoclip, è un altro aspetto creativo del mio lavoro che mi nutre l’anima. Non scelgo e non sceglierò mai un’unica arte. Solo in Italia c’è questo bisogno di definire, etichettare, mettere in una categoria specifica gli artisti… in America, ad esempio, è normale fare un film, poi un musical e poi magari anche un disco e nessuno si chiede se quell’artista sia un cantante o un ballerino o un attore. Semplicemente lavora nel mondo dello spettacolo ed è molto preparato, tutto qui. 7. A chi devi il tuo grazie più grande e perché?
Alla mia famiglia, per avermi permesso di inseguire i miei sogni e di realizzarli quasi tutti.
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