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Immagine del redattoreUnaVitaOnTheRoad

Intervista a... Tom Armati!


“TUTTO SBAGLIATO” è il nuovo singolo del cantautore romano TOM ARMATI, in uscita venerdì 16 aprile e distribuito da Artist First.

“Tutto sbagliato” è uno sliding doors in musica in cui i due protagonisti della storia si

sfiorano per tutta la durata del brano, incontrandosi solo in un universo ideale fatto di possibilità mancate. Testo e musica si intersecano, con un ritornello “tutto sbagliato” che irrompe in maniera deflagrante per spezzare strofe morbide che raccontano una relazione fatta di periodi ipotetici di terzo tipo. «È paradossale che la mia prima ballad d’amore, nel senso classico del termine, sia in realtà una canzone sbagliata, che parla di una storia che non esiste, se non nella mente del protagonista – racconta l’artista a proposito del nuovo singolo - ho aggiunto un tocco di non-sense al romanticismo per dare vita a una miscela inedita per il mio percorso artistico ma comunque coerente con le mie produzioni precedenti. Il messaggio chiave è che conta di più vivere quello che si ha piuttosto che pensare a quello che avremmo potuto avere».  

Il brano, con la produzione artistica di Alessandro Di Sciullo e Pietro Casadei e il mastering di

Daniele Sinigallia, è suonato da I Disarmati, band che generalmente accompagna Tom Armati dal

vivo: Pietro Casadei al basso, Dario Segneghi alla batteria, Vittorio Paciaroni alle chitarre,

Francesco Snoriguzzi ai fiati, Francesco Mantica al pianoforte. L’artwork è realizzato

dall’illustratore romano Andrea Cioffi. 

“Tutto sbagliato” è accompagnato da un videoclip realizzato da Max Rampone (SN Production), un

videomaker spagnolo dallo stile unico che utilizza i famosi pupazzi Playmobil come protagonisti.




Biografia


La prima volta che tocca una chitarra, rompe subito una corda e con le restanti cinque compone la

sua prima canzone. Da allora Tom Armati non ha mai smesso di scrivere musica e parole. Nel maggio

del 2015 pubblica il suo primo disco ufficiale “Nei migliori negozi di dischi”: una manciata di canzoni

pop che attingono con ironia pungente e disinvolta ai paradossi della vita quotidiana. Dal vivo, Tom

Armati si accompagna generalmente con la sua band, I Disarmati, con cui negli ultimi anni ha calcato

i palchi dei principali locali di Roma, arrivando anche all'estero con alcune date in Belgio. Nel 2018 entra tra i 68 finalisti di Sanremo Giovani con il suo brano no-sense “Sa Sa Prova”, lanciato

ufficialmente a maggio con un video esperimento pubblicato in anteprima sulle Instagram stories e

fatto interamente con i filtri presenti sui social network. Nel luglio 2019 è semifinalista al Premio

Lunezia ad Aulla. A febbraio 2021 esce il suo nuovo singolo “Gelato”, distribuito da Artist First e

seguito da “Tutto sbagliato”, brano che anticipa il nuovo Ep, la cui uscita è prevista nel corso

dell’anno.


Di seguito la nostra chiacchierata con Tom ↓


1. Chi è Tom e come nasce la tua passione per la musica?

Sono un cantautore di Roma, la mia passione per la musica nasce intorno ai 12 anni,

quando inizio a suonare la chitarra e contemporaneamente a scrivere le mie prime canzoni

un po’ strampalate. Da allora non ho mai smesso di farlo (e le canzoni forse sono ancora

strampalate)


2. “Tutto sbagliato” è il titolo del tuo nuovo singolo, come nasce questo

brano?

Nasce ovviamente in modo tutto sbagliato. Anche perché non c’è un modo giusto per

scrivere una canzone. È la mia prima ballad d’amore però ci ho aggiunto un tocco di ironia.

Ho voluto descrivere una relazione immaginaria, che non si è avverata per una questione di

coincidenze. Ho provato a descrivere le proiezioni mentali del protagonista su quello che

sarebbe potuto essere ma non è stato. Ma alla fine, però, la canzone dice “rifarei tutto da

capo”, quindi forse di sbagliato non c’è niente.


3. Come nascono le tue canzoni e da dove prendi ispirazione?

Ogni canzone ha una storia a sé e l’ispirazione arriva da qualunque cosa. Un giro di chitarra,

una sonorità particolare, un post su Facebook, una giornata storta, una bolletta non pagata.

È difficile da descrivere: a un certo punto vieni attraversato da un flusso magico che si

chiama ispirazione e poi in modo più o meno rocambolesco esce una canzone con testo e

musica. Questo processo mi manda in estasi ogni volta.


4. Quando ti esibisci ti accompagni generalmente con la tua band, I Disarmati, come nascete come gruppo e che tipo di rapporto c’è tra di voi?

La band nasce più o meno nel 2012 quando decido di portare avanti il mio progetto da

cantautore e inizio a circondarmi di musicisti fidati, poi la formazione si è andata evolvendo e

modificando negli anni. È un gruppo che si basa innanzitutto sull’amicizia e sul piacere di

stare insieme. Il feeling musicale ne è solo la conseguenza. Anche per questo sono molto

contento di essere riuscito a registrare con loro questi ultimi brani che sto pubblicando.


5. Nel 2018 entri tra i 68 finalisti di Sanremo Giovani con il tuo brano no- sense “Sa Sa Prova”, che esperienza è stata per te?

Estremamente divertente e gratificante. Soprattutto per il tipo di pezzo che avevo portato

che era molto fuori dagli standard sanremesi e per questo motivo mi ha fatto arrivare a

quell’appuntamento con un approccio molto leggero. È stato bellissimo testare il microfono

del teatro della Rai durante l’audizione con il tradizionale “Sa Sa prova” e poi far capire alla

commissione che quella stessa era la canzone. Insomma, al di là del risultato, sono stato

contento di esserci andato portando qualcosa un po’ fuori dagli schemi.


6. A febbraio di quest’anno sei uscito con il tuo nuovo singolo “Gelato”, poi seguito

da “Tutto sbagliato” brani che anticipano il tuo nuovo Ep, la cui uscita è prevista nel

corso dell’anno, cosa ci dobbiamo aspettare da questo nuovo progetto?

Ovviamente dovete aspettarvi cose incredibili :) A parte gli scherzi, dopo l’estate uscirà un

disco EP di 6 brani, tutti registrati nello stesso periodo sotto la guida di Pietro Casadei. Sono

brani che rispecchiano il mio stile e la mia mentalità, leggera, ironica, ma non per questo

superficiale. C’è comunque un messaggio di fondo. E sono contento che chi mi segue da

anni si sia ormai affezionato a queste canzoni magari imperfette, ma che sicuramente

migliorano l’umore di chi le ascolta. Provare per credere.


7. A chi devi il tuo grazie più grande e perché?

Sicuramente un primo grazie va a mio fratello maggiore che ha introdotto per la prima volta

una chitarra in casa e da lì la mia vita non è più la stessa. Poi i miei genitori per non avermi

vietato di usarla, nonostante le mie prime canzoni dai contenuti scabrosi. Infine,

relativamente a questo disco, a tutte le persone che mi hanno supportato ed aiutato nella

realizzazione sia a livello pratico sia motivazionale. E non sono poche.



Noi ringraziamo Tom Armati per la sua disponibilità e vi lasciamo i link per seguirlo sui suoi social ↓


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