Tavo: intervista e comunicato stampa
Dal 13 dicembre è in rotazione radiofonica “Annabelle” (Noize Hills Records), nuovo inedito di TAVO già disponibile sulle piattaforme digitali dallo scorso 6 dicembre. Un amore difficile, una storia “d’altri tempi”, nella quale i protagonisti prendono coscienza della loro vita ormai consumata; rimane solo l’amara consolazione di ripercorrere i bei momenti del passato. “Annabelle” rappresenta l’indecisione e le scelte sbagliate nell’amore. “Ora che non siamo qui, si può capire tutto. Quante volte ti ho detto di non avere paura”: così canta TAVO, citando quelle che sono le ultime parole scritte in una lettera del 1800 che il cantautore trova nella vecchia casa in cui abitava.
A tal proposito, il giovane cantante racconta: «Leggendo tutta la lettera sono venuto a conoscenza di una storia d’amore che poi ho romanzato. Seppure scritta quasi duecento anni fa, tra le righe ho trovato, sentimenti, paure e volontà molto attuali. Tutti vogliamo tornare indietro per cancellare un errore commesso nel passato convinti di avere sempre tempo. Ma il tempo non è mai generoso. Mi è sembrato bello poter ridare voce a due persone ormai dimenticate che come tutti noi hanno amato, sognato e sperato».
Biografia
Francesco Taverna, in arte TAVO, è un cantautore alessandrino classe ‘93 che figura tra gli artisti emergenti del panorama indie pop italiano. Dopo il suo primo concerto, al Circolo Ohibò di Milano, TAVO trova presto spazio su palchi come Rocket club (Linoleum), Spaghetti Unplugged, Le Mura, Tendenze Festival, Radical Sheep Festival, Arezzo Wave e molti altri ottenendo riconoscimenti come Miglior performance live e Roster artista rappresentante Soundreef. Viene definito su riviste di settore (Stormi, RUMORE, ExitWell) come “Uno dei profili più interessanti del panorama indie italiano” con il suo album d’esordio “Funambolo” (Noize Hills Records, 2018), una raccolta di melodie leggere e testi falsamente ironici che dipingono situazioni di vita dall’equilibrio instabile. Il suo ultimo singolo “Annabelle” (Noize Hills Records), già disponibile in digitale dallo scorso 6 dicembre, sarà in rotazione radiofonica a partire dal prossimo 13 dicembre.
Noi per conoscerlo meglio gli abbiamo fatto qualche domanda:
1. Come e quando nasce la tua passione per la musica?
La mia passione nasce quasi per caso, dal ritrovamento della chitarra appartenuta a mio zio. Una
chitarra ferma, che non veniva ormai suonata da tempo.
Ho cominciato a suonare a dodici anni e sono quattordici che lo faccio.
Sono stato per anni chitarrista in un gruppo con il quale facevo cover in locali e feste universitarie.
Ma parallelamente ho sempre scritto, più come uno sfogo e un passatempo che per l’ambizione di uscire con un album.
2. Cosa si nasconde dietro al nome TAVO?
Un piccolo viaggio nel tempo, perché “TAVO” non è nient’altro che un soprannome che mi porto
dietro dalla prima elementare.
Mi chiamo Francesco Taverna e, non so per quale esatto motivo, quel “Taverna” per tutti gli amici e
conoscenti si è trasformato presto in “TAVO”.
3. E’ da poco uscito il tuo singolo “Annabelle”: a cosa ti sei ispirato per scrivere questo brano?
La storia che mi lega ad “Annabelle” ha dell’assurdo, stavo facendo dei lavori di ristrutturazione
in casa e, in un’intercapedine del muro, ho trovato una scatoletta di metallo contenente una lettera e
delle monete. Convintissimo di aver trovato un tesoro, scoprii che, in realtà, le monete non erano di
valore. Ma il risvolto interessante fu che mi ritrovai con in mano una canzone. Magari le trovassi
sempre!
La lettera in questione mi è stata datata, in seguito, intorno al 1850. A parlare è un uomo, Ennio, che
scrive a Maddalena dichiarandole il suo amore, ma contemporaneamente salutandola per sempre.
Elogia tutte le sue qualità, eppure conclude la lettera con un “addio”, facendo riferimento al fatto
che lei sia sposata. Si tratta di due amanti.
È il 1850, in quel periodo, si sposavano soprattutto per convenzioni sociali o tramite matrimoni
combinati. Spesso l’amore veniva in secondo piano, per questo la lettera mi è sembrata l’emblema
del Romanticismo.
Ho romanzato sopra questo racconto perché volevo ridare voce a Maddalena, diventata “Annabelle”
per ragioni di metrica, che ha custodito il suo amore in un muro, al riparo dalle regole e da ciò che
la società imponeva a quel tempo.
È bellissimo, nonostante l’italiano “difficile”, poter leggere la tristezza e la paura di porre fine alla
relazione da parte di Ennio, ormai deciso a farsi da parte.
Ritrovare questo tipo di reperti nella propria casa è quasi un sogno, al punto che, stavo quasi
pensando di buttare giù tutte le pareti.
4. Nel 2018 è uscito il tuo album “Funambolo” e lo scorso Dicembre il tuo nuovo singolo: quali
progetti hai per il futuro?
Sto lavorando ad un nuovo album che era in cantiere ancora prima della pubblicazione di
“Funambolo”.
Ci stiamo lavorando duramente e da moltissimo tempo, che ad oggi non ho ancora avuto il tempo di
chiedermi se potrà piacere o meno una volta pubblicato.
Ho pensato solo a fare un bel lavoro, come per l’album precedente.
Non posso dirti con precisione quando uscirà il disco, ma posso anticiparti che si tratta di un album
molto personale e “notturno” nel quale racconto la mia verità.
Parlando di live, invece, abbiamo presentato il tour “Il tempo di ballare” in anteprima il 21
dicembre insieme ai Sick Tamburo al Laboratorio sociale di Alessandria.
È stato un concerto memorabile, sicuramente la data più bella che io abbia mai fatto. A breve uscirà
il calendario con le nuove date, sicuramente ci vedremo a Milano, Roma e altre principali città
d’Italia.
5. A chi devi il tuo grazie più grande e perché?
Non è una domanda semplice, e soprattutto non è scontata, per cui sarà difficile trovare la risposta
adatta. Ma ci provo!
Sicuramente il grazie più grande va a chi mi ha cresciuto e a chi mi ha dato modo di crescere, per il
semplice fatto che probabilmente non sarei né Francesco né Tavo senza il percorso che ho
affrontato, in parte da solo, in parte (quella che pesa di più) con accanto persone che hanno sempre
creduto in me, a partire dalla famiglia in cui sono nato fino ad arrivare ad arrivare alla Noize Hills
Records, quella che ho acquisito.
Se anche a voi queste risposte vi hanno incuriosito, vi lasciamo i link per seguirlo sui suoi social:
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