Galérie”, primo lavoro discografico full-lenght degli Overture, è un concept EP che assume i connotati di un viaggio all’interno del mondo sonoro della band come fosse una galleria d’arte: ogni stanza contiene un brano, e ogni brano contiene una storia. Composto da sei tracce, “Galérie” è il nuovo accattivante biglietto da visita della giovane band alessandrina.
«Questo per noi è il primo e vero progetto ufficiale. All’interno troverete i nostri primi due singoli “Fiume in piena” e “Come godo se” accompagnati da altri quattro inediti–spiegano i ragazzi della band a proposito di “Galérie”-Ci siamo immedesimati nell’ascoltatore, che oggi ha bisogno di visioni come l’appassionato di arte, cioè riuscire a cogliere in sequenza prima l’insieme e poi il particolare. Sarebbe scontato dire che teniamo molto a questo Ep e che abbiamo sudato per far sì che, anche in questa situazione paradossale e di lontananza, riuscisse ad essere percepito nella maniera che volevamo. Ci siamo riusciti, questi siamo noi. Ascoltateci, e non solo con le orecchie».
Di seguito la tracklist di “Galérie”:“Vesto di Nero”, “Come Godo Se”, “Miele”, “Italiano Medio”, “Fiume in Piena”, “Santorini”.
Biografia
Gli Overture sono una band di Alessandria nata nel 2018. Il gruppo è formato da Davide Boveri (voce), Jacopo Cipolla (basso), Andrea Barbera (chitarra e tastiere) e Giacomo Pisani (batteria e percussioni). Ogni componente della band arriva da mondi musicalmente diversi. Il progetto Overture parte dalle sonorità del Rap Metal per poi svecchiarle e creare un nuovo crossover che tiene come riferimento principale il rap e la trap più moderni e vi accorpa i suoni funk, soul, rock e reggae. L’obiettivo del gruppo è sperimentare nuove sonorità partendo dalle esperienze musicali vicine alle sensibilità dei singoli componenti. La band debutta con il primo singolo “Fiume in piena” nel novembre 2019. Segue a gennaio 2020 il secondo inedito dal titolo “Come Godo Se”. Il primo EP degli Overture si intitola “Galérie” ed è disponibile sulle piattaforme digitali dal 26 maggio. “Vesto di Nero” – brano estratto dall’EP – sarà in rotazione radiofonica dal 29 maggio. Il filo conduttore nelle produzioni degli Overture è nascosto nella componente testuale, scritta di getto, senza filtri, per trattare tematiche spesso scomode al subconscio umano.
Per conoscerli meglio, gli abbiamo fatto una breve intervista ↓
1. “Overture” da cosa nasce la scelta del nome e quando è iniziato il vostro progetto?
Il nostro progetto nasce nel 2018. Tutti veniamo da situazioni diverse, chi dal conservatorio/liceo musicale e chi da un liceo scientifico O direttamente dal lavoro. Collegato al nome Overture,
c’è un divertente aneddoto. In pratica il nome nasce dal nostro “primo live” a casa di Andre il chitarrista che aveva organizzato appunto una festa dove far un live set acustico. Il nome è stato
scelto praticamente dal pubblico! (formato da parenti amici ecc), che si sono messi a gridare in coro, prima dell’inizio del live “OVERTURE!, OVERTURE!”
2. Siete ragazzi con alle spalle esperienze musicali diverse, è stato facile trovare un equilibrio tra voi?
Si, siamo andati fin da subito d’accordo, sia dal punto di vista di idee musicali e modo di pensare, contando anche i 5 anni di differenza del bassista e batterista rispetto ad andre e bove non è sempre
facile trovarsi d’accordo. Invece con questa differenza di età, ci aiuta ad avere una visione a 360° del panorama musicale di adesso.
3. Vi va di raccontarci come nascono i vostri brani e quanto le vostre esperienze musicali passate
influiscono sulla scrittura dei testi?
Sicuramente le esperienze musicali passate sono servite, ma poi entra in gioco quanto uno sa adattarsi alle varie situazioni. Per quanto riguarda come nascono i nostri pezzi è un mix di naturalezza e pensiero sul mood che deve avere quel determinato brano. Spesso capita che Bove abbia già scritto un testo e che sia perfettamente calzante con un beat che abbiamo fatto io (jacopo) o jack (giacomo). Poche volte è successo che sia nato prima il testo e che poi ci si sia
adattato il beat dopo.
4. “Vesto di nero” vostro nuovo singolo in rotazione dal 29 Maggio: che messaggio volete trasmettere con questo brano e quanto di voi c’è dentro a questo testo?
In “Vesto Di Nero” il messaggio che vogliamo trasmettere è quello di far notare le differenze tra Nero e bianco i colori più distanti della tavola periodica, soprattutto opposti come la nascita e la morte, e
soprattutto parlare di razzismo, senza risultare banali. Che tra l’altro a proposito di differenze sociali, neanche a farlo apposta, in America ne stanno succedendo veramente di tutti i colori.
5. Il 2020 è l’anno del vostro esordio con l’uscita del vostro primo EP, quali sono i vostri obiettivi per questo anno?
I nostri obbiettivi per quest’anno sono concentrarsi sulla parte dei live, quindi provare in saletta non solo per la parte musicale ma anche da un punto di vista di intrattenimento/show e sperare che si
possa ricominciare a suonare al più presto, E sicuramente pensare a un futuro album.
6. A chi dovete il vostro grazie più grande e perché?
Il nostro più grande grazie lo dobbiamo alla nostra etichetta “Noize Hills Records” che ci ha sostenuti e prodotti fino ad ora, e ovviamente, all’ufficio stampa “Red and Blue music relations”.
Se volete conoscerli meglio anche voi e ascoltare i loro brani, seguiteli sui loro social ↓
留言