“Lockdown” è un disco in cui si alternano Pop, Alternative, Hip Hop e R&B mantenendo
inevitabilmente l’attitudine funky di Momo Riva che, oltre a cantare, ha suonato tutti gli strumenti:
chitarra, basso, batteria e synth.
«È stata per me come una missione registrare in questi due mesi di pandemia un brano al giorno –
racconta Momo Riva - sono arrivato a 44 e ne ho scelti 16 da raggruppare in un album. Ogni
mattina mi sono svegliato con l'entusiasmo e la curiosità di ascoltare a fine giornata cosa avrei
ottenuto e mi sono sempre sorpreso del risultato. Una sfida con me stesso, una ricerca del suono e
una voglia di tirare fuori ciò che avevo dentro da anni destreggiandomi tra i tanti strumenti del mio
studio, componendo e suonando quotidianamente in base al mio umore».
Biografia
Simone “Momo” Riva, polistrumentista e direttore artistico di TdEproductionZ, produce artisti della
nuova scena italiana e francese. Ha collaborato tra gli altri con: Bob Coke (Ben Harper) Sonny
Thompson, Tommy Barbarella, Michael Bland, Dr. Fink, Eric Leeds (Prince) Greg Boyer, Horndogz
(George Clinton) Arisa, Paola Turci, Pino d’Angiò, Luca Urbani (Soerba), Ridillo…
Noi per conoscerlo meglio gli abbiamo fatto una breve intervista:
1. “Lockdown” è il tuo primo album, scritto in quarantena, come nasce questa tua idea e
cosa ti ha spinto a iniziare questo progetto?
Quando ho capito che avrei dovuto rimanere isolato per parecchio tempo, non mi sono
fatto prendere dal panico e ho sentito la necessità e l’ispirazione giusta per chiudermi in
me stesso e creare qualcosa di artistico. Ho registrato un brano al giorno nel mio studio di
registrazione (TdE) dove ho composto, arrangiato e suonato per due mesi, ritmi e melodie
in base al mio umore quotidiano, spaziando di genere in genere, dal Pop all’Alternative,
dall’HipHop all’R&B.
2. “ Lockdown” è un album da 16 brani, ma ne hai registrati 44, come sei arrivato a questa
decisione?
Ho pensato di scegliere i brani che mi sembravano più interessanti e più funzionali nella
raccolta di un album, ma probabilmente farò uscire più avanti le altre canzoni rimaste
nell’hard disk.
3. “TdEproductionZ" è il tuo studio nato nel 2002, cosa ti ha portato a questa avventura?
La musica è sempre stata la protagonista della mia vita, sia come ascoltatore che come
produttore e musicista. Ho creato il mio studio di registrazione inizialmente per produrre il
mio primo progetto con Naif Herin e successivamente per mettermi al servizio di altri
artisti. Ho sempre pensato che prima o poi avrei pubblicato un album interamente cantato
e suonato da me e “Lockdown” è l’esempio perfetto.
4. Hai collaborato con grandi nomi della musica italiana e straniera come: Bob Coke (Ben
Harper) Sonny Thompson, Tommy Barbarella, Michael Bland, Dr. Fink, Eric Leeds (Prince)
Greg Boyer, Horndogz (George Clinton) Arisa, Paola Turci, Pino d’Angiò chi ti ha colpito in
particolare e cosa ti è rimasto di quei momenti?
Ogni artista mi ha insegnato molto, sia come esperienze artistiche che come esperienze di
vita. Andare a registrare a Minneapolis con la storica band di Prince per il progetto Naif è
stata sicuramente un’emozione indimenticabile e costruttiva che mi ha formato sia come
uomo che come musicista.
5. A chi devi il tuo grazie più grande e perché?
Devo dire grazie alla mia tenacia e costanza, non mi sono mai abbattuto e ho sempre
trovato il modo di rinascere nei momenti più duri. Ho ascoltato tanta musica e ne ho
registrata altrettanto grazie anche ai musicisti e amici che mi hanno sostenuto e seguito in
questi anni musicali.
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