Vi abbiamo presentato qualche giorno fa "Animali", il suo singolo d'esordio (trovate l'articolo QUI), ma eravamo curiosi di conoscerla meglio e quale modo migliore se non intervistarla?
Ma chi è Mille?
Mille, nome d'arte di Elisa Pucci, è una cantautrice nata nella provincia di Roma e milanese d’adozione. Eye-liner, frangetta e gonne a vita alta, le stesse che amava vedere indossate dalla mamma negli anni della sua giovinezza, quando con i suoi lunghi capelli rosso rame cantava Caruso di Lucio Dalla. Considerata da bambina la garibaldina di casa per il suo temperamento (alla spedizione dei Mille deve il suo nome) falsifica la firma del papà per iscriversi allo Zecchino d’Oro, partecipandovi con una canzone scritta da Memo Remigi. Qualche giorno dopo aver discusso la tesi di Laurea nelle aule di Economia de "La Sapienza" di Roma entra a far parte di una compagnia teatrale come attrice. Nello stesso periodo fonda la band Moseek di cui diventa autrice e manager per booking e comunicazione. Conquista il cuore di Skin partecipando con la band all'edizione numero 9 di xFactor; gira l'Italia facendo concerti, fa un minitour in Inghilterra e calca il palco dello Sziget Festival a Budapest.
“Animali”, suo singolo d’esordio, è già disponibile sulle piattaforme digitali. Il video ufficiale è online su YouTube dal 9 aprile.
Ecco la nostra intervista a Mille:
Chi è Mille e da cosa nasce questo nome d'arte? La “garibaldina” di casa: mi definiva così mio papà da piccola, per via del mio temperamento e perché ero solita invadere il salone fino al corridoio quando giocavo a fare i miei spettacolini. In quelle occasioni era solito esclamare a gran voce “Ecco, è arrivata la spedizione dei Mille”. Portavo sempre con me una grande faccia tosta, una enorme curiosità, e le mie prime canzoni. Mille è la somma di queste piccole cose, con in più qualche catastrofe vissuta qualche anno dopo.
Quando nasce la tua passione per la musica? La me bambina ritorna! Mi sono iscritta allo Zecchino d'Oro in totale autonomia, falsificando la firma di mio papà , infischiandomene delle conseguenze. Inoltre volevo sapere com'è che funzionava la composizione di una canzone, o come fosse possibile mettere la propria voce su un pezzo di plastica tondo, il cd. L'intraprendenza e i punti di domanda sono sinonimo di fame, di passione, e io ne avevo a volontà già allora.
“Animali” è il tuo singolo d'esordio, ti va di raccontarci questo brano? Animali ha a che fare con l'istinto e la ragione, con quello che accade se uno o l'altro prende il sopravvento e se non ci si dice la verità. Siamo abituati ad aver bisogno di scandire il tempo con le abitudini per ricrearci una zona di comfort, il casino arriva quando abbiamo il dubbio che ci siamo costruiti una gabbia, e non vogliamo darci la possibilità di essere felici.
Hai partecipato a X-Factor con una band, come mai la decisione di continuare da solista? Sono le canzoni che ho scritto in italiano ad aver tracciato il percorso. Quelle che nel tempo ho scritto per i Moseek le sentivo in gran parte connesse col suono della band, la lingua italiana ha portato un forte cambiamento in questo senso, perché le parole hanno a che fare esclusivamente con le mie storie. Quello dei Moseek resta un progetto parallelo, che non ha uscite in programma, e che di vivo ha il ricordo di tutto quello che di bello ha portato nella mia vita. Quali sono i tuoi progetti per il futuro? Uscire di casa senza mascherina e guanti. Speriamo presto. A chi devi il tuo grazie più grande e perché? Al mio migliore amico, Davide, che è anche il batterista dei Moseek, un grande autore di canzoni, coautore delle canzoni che scrivo. E' la persona con la quale ho vissuto tutte le mie evoluzioni e rivoluzioni, e pur cambiando, con lui mi sono sempre riconosciuta.
Se vi abbiamo incuriosito, potete continuare a conoscerla attraverso i suoi social:
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