Da venerdì 11 dicembre sarà disponibile in rotazione radiofonica “Un grido contro la paura”, il nuovo singolo di Matteo Greco. “Un grido contro la paura” è una canzone manifesto, un’invocazione alla fortuna, rassegnazione ma allo stesso tempo voglia di andare avanti, che descrive le città deserte e il caos sociale e mediatico dovuto al lockdown. Scritta di getto in una sola notte, alla vigilia del secondo lockdown, mantiene un arrangiamento pop in cui emergono le chitarre acustiche stoppate che insieme ai violini creano un' atmosfera unica.
Spiega l’artista a proposito del suo nuovo inedito: «Ho scritto questa canzone dopo l'ultima
serata live, prima del lockdown. Prima di ripartire, la propriataria del locale mi ha detto "ci
vorrebbe una canzone manifesto, per tutto quello che sta accadendo.. perchè non la fai?". La
notte stessa mi sono messo a scrivere e il giorno dopo il brano era pronto. In questa canzone ho
cercato di descrivere al meglio tutto ciò che ci circonda e credo mi rappresenti completamente».
Il videoclip ufficiale del brano vede Matteo con alle spalle il Monumento ai Caduti, passeggia
lungo il viale di Ancona, partendo dal Passetto. Video ripreso in modalità selfie, proprio per
descrivere senza filtri la situazione del pre lock down. Ripreso e montato direttamente da
Matteo Greco.
Biografia
Matteo Greco è un cantautore anconetano da sempre attento alle problematiche sociali e non solo,
con alle spalle un gran bagaglio di esperienze live in club e piazze italiane sia come cantante
solista che con la sua band. Compositore polistrumentista, i suoi strumenti preferiti sono chitarra acustica e pianoforte, con cui compone tutti i suoi brani. Accompagna la sua professione di cantante con quella di fonico live in giro per l'Italia su un grande camion palco mobile.
Si appresta a pubblicare il suo terzo album che conterrà gli ultimi singoli usciti negli ultimi tre
anni più qualche inedito. Note personali: single, divorziato, amante degli animali e soprattutto dei cani per i quali oltre aver scritto “Dammi del tu” una canzone dialogo uomo-cane all'interno di un canile , organizza volontariamente una volta all'anno un grande evento in piazza durante il quale presenta i cani dei canili che cercano adozione. Tra le sue ultime canzoni “Mi chiamo George”, che ripercorre l'ultimo giorno di vita di Floyd in Minnesota e “Un grido contro la paura” (coprifuoco), una canzone manifesto contro la paura.
Ecco la nostra intervista ↓
1. Chi è Matteo Greco e come nasce la tua passione per la musica?
Classe 1978 scrivo canzoni da quando avevo circa 17 anni. Sapevo già suonare la chitarra in quanto ero andato a lezioni private fin da quando avevo 8 anni e avevo cominciato a suonare con gli amici in spiaggia le canzoni italiane che mi piacevano. Ad un certo punto ho sentito il bisogno di scrivere e da lì non mi sono più fermato.
ho sempre cercato di descrivere meglio quello che circondava cercando di mettere a fuoco gli stati d'animo di ogni circostanza, posso quindi dire che ho sempre utilizzato la musica per comunicare è per cercare di far riflettere su alcune tematiche.
2. “ Un grido contro la paura” il tuo nuovo singolo, coma nasce questo brano e cosa ti ha spinto a scriverlo?
La canzone è partita dà una richiesta che mi è stata fatta dalla titolare di un locale in cui avevo fatto la mia ultima serata live prima del lockdown. Mi era stato infatti chiesto di provare a descrivere la situazione che stiamo vivendo attraverso una canzone manifesto, e così è stato, ho scritto la canzone in un lampo e in due giorni era già tutto pronto.
3. Il videoclip rappresenta un montaggio amatoriale sul momento che stiamo vivendo ora in Italia, com’è nata quest’idea e come la stai vivendo tu?
Ho realizzato il video volutamente con un bastone mentre camminavo per il viale di Ancona proprio per rendere l'idea reale di quello che stiamo vivendo. Credo che spesso nei video e nel nostro modo di fare si cerca di camuffare la realtà, ma forse per arrivare davvero alle persone e per essere reali bisogna da fotografare le cose proprio come stanno.
4. Hai alle spalle un bagaglio di esperienze live, quale palco ti ha emozionato di più e perché?
In assoluto quello che mi ha emozionato maggiormente e’ stato uno dei primi tour che ho fatto a 25 anni, un'esperienza davvero significativa perché insieme alla mia band ci siamo sentiti immediatamente come delle star a far parte di un tour radio di oltre 40 date in giro per le piazze.
5. “Dammi del tu” una canzone nata per l’amore verso i cani, come nasce l’ iniziativa di cercare a dei cani abbandonati una famiglia?
Dammi del tu e’ un dialogo immaginario tra me e il mio cane, una canzone molto vecchia che avevo scritto in adolescenza e che a distanza di anni ho voluto ritirare fuori. L'iniziativa di cercare dei cani abbandonati invece è nata da un dialogo di qualche anno fa con i volontari di un'associazione in cui avevo appena preso un cane, mi raccontavano che avevano molti problemi a far arrivare le persone in canile visto la diffidenza nel prendere un cane abbandonato e quindi ho pensato di portare direttamente i cani nelle piazze utilizzando il mio camion palco che di solito utilizzo per i concerti. Quindi ormai sono 5 anni che ogni anno a settembre metto a disposizione gratuitamente il palco e la mia organizzazione per realizzare questo straordinario evento durante il quale vengono adottati tanti cani che altrimenti non avrebbero visibilità.
6. Quali sono i tuoi progetti futuri?
Ho intenzione promuovere al meglio il mio nuovo album in uscita questo mese, di realizzare altri video clip e di organizzare un bel calendario per la prossima primavera estate 2021.
7. A chi devi il tuo grazie più grande e perché?
Più di uno! Vorrei ringraziare tutti quelli che negli anni hanno collaborato con me ai vari progetti che ho realizzato.
Noi ringraziamo Matteo Greco per la disponibilità e vi lasciamo i link per seguirlo sui suoi social:
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