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Intervista a... LA SORTE!

Aggiornamento: 10 ott 2019



Ciao amici! Eccoci nuovamente qui, con una nuova intervista! Abbiamo intervistato "La Sorte" dopo l'uscita del loro album "Itaca", qui trovate l'articolo in cui vi parliamo di loro, "ITACA", album d'esordio dei LA SORTE.

Ora conosciamoli meglio con qualche domanda!

Buona lettura!


Come e quando è nata l'idea di intraprendere questo viaggio musicale e perché la scelta del nome "LA SORTE"?

La Sorte come percorso musicale è stata la risposta più naturale alla necessità di espressione. Codifica il linguaggio con cui comunichiamo, in primis tra di noi, e convoglia l’intenzione con cui ci affacciamo e ci interfacciamo (più rumorosamente possibile) alle cose del mondo. La sorte quindi è da sempre, ma in realtà abbiamo cominciato a camminare insieme solamente da poco tempo (se lo quantifichiamo in anni solari)

"Itaca" è il primo capitolo di questa avventura musicale, cosa significa per voi?

Con l’uscita di “Itaca” continua un ciclo di produzione che si protrae dalla formazione del gruppo, avvenuta qualche anno fa. Ma più ancora puntiamo a codificare, dandone una veste compiuta, quello che a nostro parere è la cifra artistica del progetto, sintesi ultima dei nostri percorsi musicali individuali (che avrebbero lunghe e strane storie da raccontare) e summa del nostro modo di fare musica, fino ad oggi. Insomma è più o meno quello che siamo...nel bene e nel male, senza compromessi.

È uscito pochi giorni fa "Itaca", il vostro album d'esordio, c'è una canzone alla quale siete più legati?

Dipende dell’umore. Oggi è Tel Aviv...posso dirti con una certa precisione che la settimana scorsa (con l’occasione dell’uscita dell’album sulle piattaforme digitali l’abbiamo riascoltata) è stata una che ci ricordava del Giapppone... Ogni brano porta in uno o più posti, quindi viene da cambiare spesso...

Da cosa traete ispirazione per i vostri brani?

Nemmeno a dirlo...dal viaggio! In qualsiasi modo lo si voglia declinare, di significato o di percorso. Ma in un’ottica solo in parte narrativa...infatti ricerchiamo la prospettiva del viaggio sì, ma quella che più si avvicina a una rielaborazione intima dell’esperienza. Una sorta di introspezione psicologica di quello che è il ricordo (più o meno fedele) del viaggio. Una lettura tra le pieghe dell’esperienza.

Avete iniziato questa avventura da ormai qualche anno, cosa vi aspettate dal futuro?

Il fuckin’ disco di platino :)))

A chi dovete il vostro grazie più grande e perché?

Al(La) sorte...

Poi ci sono gli amici Giovanni La Gorga, Giancarlo Bornigia, Sara e se fosse un luogo...ad Itaca



Si conclude qui la nostra intervista ai La Sorte, non possiamo che ringraziargli e augurargli di raggiungere i loro obbiettivi.



Se volete seguirli e scoprire di più su di loro, qui sotto trovate i link ai loro social!

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