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Intervista a... Jude!


"Galaxies" è il secondo album figlio di una collaborazione di Jude con Lemonade.

JUDE è il primo progetto da solista di Castagna Carlo che prende vita nel 2010, caratterizzato da brani esclusivamente strumentali, le sonorità che caratterizzano questo progetto sono varie, frutto di una ricerca e fusione di più generi musicali, in una totale libertà creativa e di espressione, in sintesi musica Sperimentale, che spazia dal Dark Ambient, Trip Hop, Elettronica, Dark Wave, New Wave, Ambient, Post Rock, Alternative Rock. Nel 2018 conosce e coinvolge la voce di Lemonade, artista di origine coreana, con la quale registra e pubblica il loro primo EP "SHOUT" Quest'ultimo lavoro "Galaxies", è stato registrato e prodotto nel 2020, dall'uscita dei primi singoli ha richiesto circa un anno per essere terminato, reso pubblico su tutti gli store digitali il 12 febbraio 2021, 11 brani, dei quali Helen in arte Lemonade è la voce e l'autrice delle liriche mentre Castagna Carlo in arte Jude compositore delle musiche, l'illustrazione grafica è di Piera Persia, la produzione di Carlo Castagna con Nicolò spezialetti ingegnere del suono. Un album vario e ricco di sonorità e generi che si fondono in perfetta linea con lo stile di Jude. Spiega l’artista: «Ogni brano di questo album è un viaggio ed una storia, raccontati attraverso musiche, versi, suoni, immagini, e sono intrisi di luce, sogni, rinascite, ombre, speranze, visioni, memorie, distanze, mancanze, galassie e stelle che in alcune notti suonano più forte e si fanno più vicine, vortici di luce, buchi neri che si baciano... e tutto quello si muove e passa attraverso di me e le mie musiche e attraverso i versi di Lemonade».



Biografia


Carlo Castagna nasce ad Atri il 15 settembre dell'81, inizia a studiare pianoforte all'età di 8 anni ed in seguito la chitarra. Nei primi anni 90 forma il suo primo gruppo influenzato dal Grunge, iniziando a registrare su un multi traccia a nastro i suoi primi inediti, a seguire in altri gruppi Punk, Postpunk, New wave, Alternative rock, suonando esclusivamente brani propri. Nei primi anni del 2000 inizia da solo a miscelare generi, ricercare un proprio stile, una propria identità musicale e a sperimentare, fondere, sonorità e generi registrandoli nel proprio studio, che nel corso degli anni è diventato un vero e proprio studio di registrazione "Rabbits Recording Studio". Ad oggi i suoi progetti sono due "Jude" ed il "Progetto Monark" i quali differiscono per generi musicali e dei quali è compositore delle musiche e autore dei testi, nelle registrazioni suona ogni singolo strumento eccetto le batterie e percussioni che sono campionate, e produttore dei suoi brani. Jude è un progetto che nasce e del quale viene pubblicato il primo Ep nel 2010 "Blu-e", ed altri negli anni a seguire, tutti i brani sono esclusivamente strumentali ed ha un forte carattere sperimentale, le sonorità spaziano dalla musica Ambient, Dark Ambient, Electro- Wave, Alternative rock, Dark Wave, Trip Hop, Elettronica.

Nel frattempo è chitarrista per circa un'anno dei "Digos Goat" band Punk Hardcore che nasce nel 1983, collabora con Edy Paolini cantautrice di Atri in due suoi brani, ed è chitarrista di Loris Dalì Cantautore di Torino. Nel 2018, a seguito di alcuni Ep, per lo più pubblicati su Soundcloud e Rockit, Inizia una collaborazione con Helen in arte Lemonade, un' artista di origine coreana, che vive e lavora a San Francisco, con la quale registra e pubblica "Shout" il primo album di questa collaborazione, pubblica altri due ep del "Progetto Monark" il primo è "Better Off Alone" collaborazione con Samantha Hubbs in arte "IT!" una cantante di New orleans autrice e voce dei testi di un EP Punk, Post Punk, Alternative Rock, e un'altro Ep Intitolato E.P. 01 8 brani dove Carlo Castagna è autore anche dei testi e voce di questi. Con Lemonade continuano ad uscire nuovi singoli, così da decidere di farne un nuovo album intitolato "Galaxies" che è stato pubblicato sui piu noti store digitali proprio pochi giorni fa, Lemonade è l'autrice delle liriche e voce di ogni singolo brano di questi due album.


Di seguito la nostra intervista con Jude ↓


1. Chi è Jude e come nasce la tua passione per la musica?

Jude è il mio primo progetto da solista che rendo pubblico e che nasce alcuni anni dopo aver smesso di suonare nelle band, in questo periodo ho continuato a comporre, registrare molte cose nel mio studio diverse per genere tra loro, a studiare, leggere, scoprire ed ascoltare tanta musica nuova ancora poco conosciuta o ascoltata in Italia, attraverso queste registrazioni negli anni prende vita questo progetto di musica esclusivamente strumentale resa pubblica su SoundCloud con il primo EP "Blue" nel 2010. Jude è tutto ciò che ad oggi continua ad essere spesso giudicato, criticato, discriminato perché "Diverso" è contro ogni forma di razzismo e discriminazione per tutto quello che continua a non essere digerito, accettabile o accettato dalla chiesa, dalla società, da alcuni canoni stabiliti da nessuno, dall'ignoranza o da quella che viene chiamata "Normalità", la mia musica rappresenta anche questo, l'individualità.

Jude sono io.

La mia passione per la Musica nasce dall';ascolto prima di tutto, dalla curiosità a circa 8 anni quando poggiai per la prima volta le mani sulla tastiera del pianoforte di un mio vicino di casa, dallo studio che ne venne dopo, dai primi vinili e cassettine che ho ascoltato ed in seguito dall'ascolto di tanta altra musica, dalla prima volta in cui provai a strimpellare una chitarra classica imparando i primi accordi allo studio di questo strumento, dall'incontro con alcune persone, artisti, musicisti, compositori o insegnanti, dai gruppi con cui ho iniziato a suonare, da tutte le emozioni che mi ha sempre regalato e continua a regalarmi.


2. Come nasce il tuo nome d’arte?

Il mio nome d'arte viene dal tedesco e significa "ebreo", nasce e si ricollega a quello che dicevo poco fa, da una riflessione che parte si dall'Olocausto, ma che va ben oltre quel periodo storico, la scelta di questo nome riguarda anche un presente e tutto quello che ad oggi viene ancora represso, discriminato, odiato, come l'omofobia per esempio, diverse forme di razzismo per appartenenza ad una religione, orientamento sessuale, etnia, handicap etc. Leggo e sento tante parole offensive che faccio fatica a tollerare nei social e nella vita di tutti i giorni. Questo razzismo è ancora vivo purtroppo non solo nelle parole, ma nei crimini che ci capita di vedere o leggere abbastanza frequentemente.


3. “Galaxies” è il tuo ultimo album, come nasce la collaborazione con Lemonade?

Helen in arte Lemonade l'ho conosciuta su SounCloud, mi scrisse un messaggio riguardante un mio brano che le era piaciuto e dove le sarebbe piaciuto cantare un giorno, un paio di mesi dopo circa maturammo l'idea di fare un EP insieme, che fu registrato e pubblicato nel 2019 intitolato "SHOUT" presente sui più noti store digitali, a seguito di questo EP continuando a tenerci in contatto registrai alcuni brani che le inviavo, il primo singolo "Sticks &Stones" poi "Slow Down" in seguito "Galaxies" singoli che vennero pubblicati esclusivamente su SoundCloud e Rockit, i brani continuavano ad aumentare così da decidere di farne un nuovo EP, che alla fine è diventato un vero e proprio Album di 11 brani.


4. Parli di ogni brano di “Galaxies” come un viaggio ed una storia, come nascono i brani di questo progetto discografico?

Personalmente posso parlare delle mie musiche e non dei testi di Lemonade, faccio fatica probabilmente a fare anche questo, dal momento in cui ho sempre vissuto, visto, suonato, registrato la mia musica e messa in archivio come una cosa molto Intima e Personale, che non necessariamente doveva essere pubblicata o condivisa con altri, e così è stato per tantissimi anni, ho ancora molte demo sui miei hard disk di brani inediti, sono su questi social da tre anni circa, relativamente poco rispetto la media delle persone che conosco. Scrivere musica per me è stato da sempre simile ad una relazione con qualcun'altro o qualcos'altro, ogni mio brano nasce attraverso diversi fattori o forse uno solo, tante regole e nessuna. Nella composizione di una musica gioca molto (almeno per me) quello che sento in un dato momento, tutto può partire da un suono, spesso accade così, che sia con un sintetizzatore, un piano, una chitarra, e dentro questo tempo si muovono tante cose dentro di me che traduco in musica, iniziando a suonare traccia su traccia, strumento per strumento, arrangiando e plasmando quel brano, a volte scritto di getto a volte richiede settimane.

Finita questa prima parte giro ad Helen le musiche, lei si occupa dei testi e registra le parti vocali, in totale libertà artistica e di pensiero scrivendo tutto ciò che sente, che vuole o che può evocarle la musica, poi si passa alla fase finale del missaggio e mastering.

Lemonade a riguardo di alcuni suoi testi ha da dire questo:

"Galaxies" is about the beginning of a relationship. The other person is, as yet, a stranger and a world unknown. You are travelling from a place you know to a place vaster than you can imagine with different rules. [ "Galaxies" riguarda l'inizio di una relazione. L'altra persona è ancora un'estranea e un mondo sconosciuto. Stai viaggiando da un luogo che conosci a un luogo più vasto di quanto tu possa immaginare con regole diverse.]


"Crow" is a piece that was inspired by the stark animal poetry of Ted Hughes.  Crows can count so I sort of came back to the idea of the first crow, the crow trying to understand the world around it through numbers and counting itself as an entity within the world of "things". ["Crow" è un pezzo che è stato ispirato dalla cruda poesia animale di Ted Hughes. I corvi possono contare, quindi sono tornato all'idea del primo corvo, il corvo che cerca di capire il mondo che lo circonda attraverso i numeri e si considera un'entità nel mondo delle "cose".]


"White Afternoon" is about those hazy afternoons full of sleep where it feels like anything can happen, that the world you know can fall apart and break up at a moment's notice. Euphoria has ended and you are trying to find out what's left. ["White Afternoon" parla di quei pomeriggi nebbiosi pieni di sonno in cui sembra che tutto possa succedere, che il mondo che conosci può andare in pezzi e rompersi in un attimo. L'euforia è finita e stai cercando di scoprire cosa è rimasto.]


"Bloom" is about when you have people you love and how the joy seems to multiply across everyone in waves; joy is infectious and it's real. ["Bloom" parla di quando hai persone che ami e di come la gioia sembra moltiplicarsi tra tutti a ondate; la gioia è contagiosa ed è reale.]


"Sleeping in Snow" is about looking behind you and wondering how much of your actions have formed who you are today or if we are like snow, blown by the wind to places we cannot really imagine. We like to imagine we are in control and sick when we cannot have control. But I like the idea of stepping back and imagining us being moved by greater forces, for better or worse. ["Sleeping in Snow" è guardare dietro di te e chiederti quanto delle tue azioni hanno formato chi sei oggi o se siamo come la neve, portata dal vento in posti che non possiamo davvero immaginare. Ci piace immaginare di avere il controllo e di essere malati quando non possiamo avere il controllo. Ma mi piace l'idea di fare un passo indietro e immaginarci mossi da forze maggiori, nel bene e nel male.]


"Time Traveller" is about loss. The last few years I've lost several people I love dearly and several are very sick. I just want to go back to a world where they are still with me. ["Time Traveller" riguarda la perdita. Negli ultimi anni ho perso diverse persone che amo molto e molte sono molto malate. Voglio solo tornare in un mondo in cui sono ancora con me.]


5. Cosa ti aspetti dal futuro di questo tuo progetto musicale?

Per certo quello che so sulla mia musica è che continuerò a comporla e a suonarla, che sia in gruppo o da solo, mi piacerebbe portarla dal vivo, cosa che stavo facendo con un gruppo prima dell'inizio di questa pandemia con un trio, composto da Raimondo D'orazio al basso, Penny Santiago alla batteria, me alla chitarra voce e sintetizzatore, che mette insieme un po' tutti i miei progetti, stavamo registrando un album di inediti, purtroppo le prove e le registrazioni sono state interrotte a causa di questo periodo, siamo abbastanza distanti per poterci muovere liberamente, spero nella fine di questa storia legata al covid quanto prima, per il ripristino di una vita normale per tutti, per porre fine a questo triste capitolo della nostra vita, e per poter ricominciare a suonare in gruppo e dal vivo che è una cosa che mi manca molto. Spero in un futuro spero di poter suonare dal vivo con Lemonade entrambi gli album di questa collaborazione, almeno in qualche data se sarà possibile.


6. A chi devi il tuo grazie più grande e perché?

I miei ringraziamenti più grandi li devo alla Musica per prima, che è stata un'ancora di salvezza nella mia vita oltre ad essere la mia più grande passione, alla natura e ad alcuni luoghi in particolare che mi hanno permesso di rinascere e ai quali devo molto, invece per questa collaborazione ad Helen tutti i miei grazie! Per i suoi testi stupendi e profondi, per la sua bellissima voce, per il suo modo di cantare unico e particolare che la caratterizza, per la sua disponibilità e per aver collaborato con me in questi due album, grazie!!



Noi ringraziamo Jude per la bella intervista e Lemonade per l'intervento sui suoi brani e vi lasciamo i link per seguire Jude sui suoi social ↓

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