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Intervista a... Ianez!


“Minerva”, il nuovo singolo di Ianez (prodotto da Fabio Tumini per Satellite Records) è disponibile dall’1 Aprile su tutte le piattaforme digitali (in radio dal 2 Aprile), accompagnato dall’onirico videoclip per la regia di Antonella Giuliano. Minerva, dea della saggezza, nasce da un mal di testa di Giove. Ianez usa la stessa metafora per descrivere un amore finito, una delusione e l’ossessione del ricordo. Una presenza che continua a vivere in un ambiente condiviso dove ogni cosa, ogni elemento rievoca attraverso le immagini “ciò che è stato” rendendo ancora più desolante la fine della storia.

Un brano a suo modo dolce, semplice, una sirena di sottofondo a sottolineare l’assillante desiderio di provarci ancora perché forse sarebbe potuta andare meglio. Un desiderio che dovrebbe sfociare nella rassegnazione ma, per farlo, è necessario che tu,“ la mia Dea”, esca dalla mia testa per liberarmi e permettermi di mettere un punto senza il quale non è possibile ricominciare. Il videoclip ideato e realizzato da Antonella Giuliano è stato girato nel “Piccolo circolo garibaldino” un B&B all’interno di una palazzina signorile nel quale dopo un minuzioso restauro sono state riportate alla luce tutte le fasi della sua costruzione, dal periodo romano, passando per il medievale fino al novecento. Arianna Giampietro è l’attrice che assieme a Ianez interpreta, in una trasposizione d’immagine, la poetica del brano e il suo significato. Lei: “Minerva” è solo un ricordo, ma è così intenso da risultare tangibile, un ricordo del quale liberarsi per ricominciare da capo. La base del brano è interamente realizzata da Fabio Tumini ex chitarrista della Differenza (Sanremo 2005 con il brano “Che farò”), tour manager, fonico e produttore della Satellite Rec. Le linee di basso sono di Lorenzo D’Annunzio, testi e voce sono di Ianez. Prodotto e mixato negli studi della Satellite Rec.



Di seguito la nostra chiacchierata con Ianez ↓


1. Chi è Ianez e come nasce la tua passione per la musica?

Ciao. La mia passione per la musica nasce da piccolissimo, per liberarmi da pensieri e immagini forti, vissute in un ambiente famigliare anche abbastanza violento. La scrittura e la musica sono state una terapia, un modo per esorcizzare il malessere, per far apparire tutto meno grave. Ianez è un’armatura che protegge le fragilità di Andrea, è uno pseudonimo che richiama il mio cognome senza farne parte.


2. Da dove nasce il tuo nome d’arte?

Il nome d’arte nasce inizialmente per eludere l’omonimia con il più noto motociclista Andrea Iannone. Allora data anche la mia passione per la letteratura ho omaggiato Salgari citando uno dei suoi personaggi: “Yanez De Gomera”.


3. Hai fatto parte di due gruppi, cosa ti ha portato a intraprendere la carriera musicale da solista?

In realtà ho fatto parte di molti più gruppi, almeno cinque, due sono quelli importanti. Ianez è vero che si presenta come un progetto solista ma l’anima continua ad essere quella di una band. Io, Fabio e Lorenzo formiamo effettivamente un gruppo, abbiamo i nostri ruoli e le nostre idee. Mi presento da solista perché funziono bene in questo modo, per staccare dalla formula canonica della band.


4. “Minerva” il tuo ultimo singolo, come nasce il brano?

Di Minerva nasce prima la base, realizzata da Fabio Tumini che mi invia una mattina una bozza. Il testo è venuto “fuori dalla mia testa” dopo una notte insonne, tormentata e ossessiva esattamente come la descrizione dell’amore perduto che è protagonista del brano.

5. A cosa ti ispiri per scrivere i tuoi testi?

Ogni testo ha una sua storia. Per alcuni prendo ispirazione da ciò che mi circonda, dalla società, altri da una frase o da una parola. Poi ci sono i testi intimi per i quali devo scavare nel mio “io” nelle mie emozioni e svelano la mia parte più fragile e umana.

6. Qual’è il tuo più grande sogno nel cassetto?

Il mio sogno è riuscire a fare della musica il mio impiego, il mio impegno quotidiano.

7. Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

Sto scrivendo un nuovo romanzo e attualmente siamo in studio per realizzare i brani che comporranno l’album.

8. A chi devi il tuo grazie più grande e perché?

Ai miei nonni che non ci sono più. Loro mi hanno cresciuto, sono stati la cosa più vicina ad

un’idea di famiglia regolare, sono ancora oggi la mia guida.



Noi ringraziamo Ianez per la sua disponibilità e di seguito vi lasciamo i link per seguirlo sui suoi social ↓

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