Dal 4 dicembre sarà disponibile in rotazione radiofonica “ASINTOMATICO CREDENTE”, brano che
anticipa il nuovo EP di IAN LUIS. Il singolo è disponibile su tutte le piattaforme di streaming dal 1° dicembre. Ambizioni rivoluzionarie, voglia di mettersi in gioco e di cambiare il mondo: “ASINTOMATICO CREDENTE”, nuovo brano di IAN LUIS, racchiude tutto questo. Una canzone che vuole rappresentare una condizione psicologica comune a tutti gli esseri umani in questo particolare, se non anomalo, momento storico. Gli strumenti suonati dal vivo evidenziano i suoni morbidi ma allo stesso tempo incisivi dando un senso di apertura, liberazione e mutamento come se si venisse trasportati in un’altra dimensione. Il brano è stato scritto da Sebastiano Inturri – in arte Ian Luis - con la produzione di F. Lippelli ed in collaborazione con M. Andrigo, R. Trapasso, D. Zanotti
(Duotone Studio) e A. De Bernardi (Eleven Mastering).
Spiega l’autore a proposito del nuovo inedito: «Tra tutti i brani dell’EP “Generale Paranoia”, ho
scelto “Asintomatico Credente” come singolo di lancio in quanto rispecchia il difficile periodo
storico che stiamo vivendo. La mia intenzione è quella di dare una spinta a tutta quella gente che
dice di voler rivoluzionare la propria esistenza rimanendo incollata alla solita routine, come su un
divano a guardare il mondo girare attraverso lo schermo di una tv».
Il videoclip ufficiale di “Asintomatico Credente”, diretto da Graziano Piazza, prevede una
sequenza di immagini che procede per allegorie: l’automobile rappresenta l’omologazione cui
spesso si aderisce a livello mediatico; i riflettori si fanno metafore per il diffuso fenomeno delle
fake news; il divano è l’emblema della vita sedentaria di chi si è ormai arreso ad una routine
sempre uguale a se stessa; infine, la scena della corsa vuole essere il cuore pulsante del brano,
l’invito all’azione e al cambiamento.
Biografia
Sebastiano Inturri, in arte Ian Luis, è un ragazzo paranoico, ventisettenne, con un sogno più
grande del cassetto. Il suo nome d’arte è Ian Luis. Non c’è un momento esatto in cui la musica è
entrata a far parte della sua vita, sin dal grembo materno è stato coccolato dalla voce canterina
della propria mamma. La Trinacria è il suo paese di origine dove vive insieme alla sua famiglia che
l’ha appoggiato sempre, qualunque fossero le sue scelte. Da piccolo era infastidito da quelli che
per lui erano “frastuoni della testa”, solo da adolescente scopre che quelle erano le melodie su cui
oggi scrive i propri pezzi. Il nuovo brano di Ian Luis “Asintomatico Credente”, estratto dal nuovo EP, è disponibile in digitale dal 1° dicembre e in radio dal 4 dicembre.
In occasione dell'uscita di "Asintomatico Credente", abbiamo fatto due chiacchiere con Ian Luis ↓
1. Come nasce la tua passione per la musica?
Tutto è iniziato come uno scherzo nella 4°A del Liceo Artistico di Noto. Dopo aver perso 2 anni
di liceo, mi ritrovai in una classe splendida dove incontrai dei compagni di classe che mi fecero
uscire dalla mia mascherata timidezza e così iniziai a cantare per puro divertimento.
Successivamente, durante il primo anno di Università, il destino volle che io mi ritrovassi in
casa con un mio caro amico d’infanzia che nel frattempo era diventato un bravissimo
chitarrista, lui mi diede coraggio e mi incitò a prendere lezioni di canto. Dopo anni di studio
non mi sentivo molto soddisfatto, non mi entusiasmava più cantare cover di altri artisti e mi
venne quell’irrefrenabile voglia di creare qualcosa di mio. Mi resi conto che creare canzoni era
il gioco più bello del mondo e sfruttai tutti quei ‘’frastuoni della testa‘’ che non mi facevo
dormire la notte e che mi fecero perdere due anni di liceo.
2. “Ian Luis” il tuo nome d’arte, da dove nasce questa idea?
Non ricordo il momento esatto in cui è nato il nome Ian Luis, tuttavia posso dirvi che è
l’acronimo di Lucian, che significa “nato nella luce”. Il nome Ian Luis è diviso in due parti, la
prima è riferita al personaggio della saga Star Wars “Ian Solo”, rappresentando quel lato di me
che io definisco ‘’nerd’’. La seconda parte è invece l’acronimo di Lucy anche lei un’artista. La
sua arte sfocia nella grafica e nella passione per l’illustrazione che la porta ad essere, insieme
ad un suo collega, l’ideatrice delle mie copertine musicali.
3. “Asintomatico credente” il tuo nuovo singolo, come nasce questo brano e a
cosa ti sei ispirato?
Riguardo il titolo del brano, ho preso ispirazione dalla battuta di un ragazzo ubriaco fradicio
che una sera incontrai in un locale alla tonnara di Avola. Egli gridava e se la prendeva con il
mondo e con tutte quelle persone che non riuscivano mai a portare a termine i propri progetti e
quindi incoerenti con loro stessi. Asintomatico Credente è la personificazione del riflesso
umano dei giorni d’oggi. Rappresenta tutta quella gente che vuole realizzare i propri sogni,
rimediare ai propri errori, che dice ‘’questa è l’ultima sigaretta, giuro!’’ che cerca quindi di
autoconvincersi di un qualcosa che sa già che non farà.
4. Tra i brani che compongono il tuo Ep “Generale paranoia” a quale sei più
legato e perché?
Tra tutti i brani dell’EP quello a cui sono più affezionato è sicuramente ‘’Gioia su Tela’’. Questa
canzone è stata come una rinascita per me, prima di comporla, ho passato il periodo più brutto
della mia vita. Le paranoie che avevo in testa, le preoccupazioni e la paura di non riuscire a
portare a termine i miei progetti stavano per farmi fuori. In questo brano è come se avessi
imbrigliato le mie paranoie in delle note musicali e in delle parole. Ho compreso che esse
fanno parte di me, che non posso avere il controllo su di loro e che sono più lunatiche di me.
5. Cosa vuoi trasmettere con il videoclip del tuo ultimo singolo?
Il videoclip ufficiale di “Asintomatico Credente”, diretto da Graziano Piazza, prevede una
sequenza di immagini che procede per allegorie: l’automobile rappresenta l’omologazione cui
spesso si aderisce a livello mediatico; i riflettori si fanno metafore per il diffuso fenomeno delle
fake news; il divano è l’emblema della vita sedentaria di chi si è ormai arreso ad una routine
sempre uguale a se stessa; infine, la scena della corsa vuole essere il cuore pulsante del
brano, l’invito all’azione e al cambiamento.
6. Quali sono i tuoi progetti futuri?
Il mio progetto principale è sicuramente quello di riuscire ad allargare i miei orizzonti, far
conoscere la mia musica a più gente possibile. Vorrei riuscire anche a trovare un’etichetta
discografica che investa sui miei progetti, poi ovviamente vorrei anche provare Sanremo e tutti
i festival musicali possibili ed immaginabili.
7. A chi devi il tuo grazie più grande e perché?
Il mio grazie va sicuramente a tutta la mia famiglia perché senza il loro supporto, sia economico
che mentale, non avrei mai potuto realizzare i miei progetti.
Credo però che il grazie più grande va ad un locale del mio paese ‘’Humus’’.
L’Humus è un posto magico, ha sempre portato artisti emergenti di tutta Italia e non solo. Grazie
ad esso sono entrato in contatto con molti cantautori, cantanti, musicisti e gente che fa arte, sono
cresciuto artisticamente e mentalmente. Credo che sia grazie alla possibilità di essermi potuto
confrontare con altri artisti, aver capito i loro punti di vista e le loro idee, se ad oggi sono riuscito a
costruire quella che è la mia identità artistica.
Noi ringraziamo Ian Luis per questa bella chiacchierata e vi lasciamo i link per seguirlo su
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