I RIO: comunicato stampa e intervista!
E' uscito venerdì 24 maggio “BUONA VITA”, il nuovo album dei RIO, prodotto da Rio Artisti
Associati, distribuito in digitale da Believe Digital e fisicamente da Self. Dal 10 maggio è in radio il
singolo omonimo, un brano nel quale riecheggiano sonorità pop rock, caratteristica principale della
band emiliana. Il disco è composto da nove brani inediti e già dal titolo si intravede un messaggio
benaugurale e positivo, diretto e solare come è da sempre il loro repertorio.
Il packaging fisico dell'opera è un cd doppio e contiene, oltre al disco con i nove inediti, un disco live
intitolato "DAL VIVO AL VOX" registrato al Vox club di Nonantola (Mo) nel marzo 2018, contenente diciassette canzoni già disponibile su tutte le piattaforme digitali dallo scorso dicembre. È quindi un’opera unica nella discografia de I RIO che vede l'energia delle loro esibizioni live fondersi con la brillantezza delle nuove composizioni.
«”Buona vita” – affermano I RIO– è un’invocazione alla resilienza, al ricercare quello che c’è di
buono nella la vita dando sempre il meglio di sé, anche in questi tempi in cui risulta indubbiamente
difficile per molti di noi».
Questa la tracklist di “Buona Vita”:
1- Meno Male,
2- Un Anno Facile,
3- Un Giorno in Più,
4- E,
5-Dopo C';è Il Blu,
6- Buona Vita,
7- Scintilla,
8- La Tua Rivoluzione,
9- Stranamore
Qui invece la tracklist del disco live intitolato “Dal vivo al Vox”:
1- Mariachi Hotel (Live),
2-Terremosse (Live),
3- Infinito (Live),
4- Hai qualcosa per me (Live),
5- Come ti va (Live),
6- Il movimento dell'aria (Live),
7- Dimmi (Live),
8- Mareluce (Live),
9- Sei quella per me (Live),
10- Mediterraneo (Live),
11- Pezzo di cielo (Live),
12- Il Gigante (Live),
13- Quanto dura l'amore (Live),
14- In ogni istante (Live),
15- Gioia Nel cuore (Live),
16- Margarita (Live),
17- Speciale (BonusTrack).
Biografia
I RIO si formano alla fine del 2001 ma l’esordio discografico risale al 2004. Da quel momento la band
ha pubblicato 6 album e 1 Best Of da cui complessivamente sono stati estratti più di 20 singoli. Gli
ultimi 3 lavori in studio, “Ops”, “Fiori” e “Mediterraneo”, sono balzati in cima alle classifiche di vendita su iTunes. I RIO vantano un’intensissima attività live (circa 650 concerti): nel corso degli anni hanno suonato non solo in Italia, ma anche in Brasile, Messico, Romania, Belgio, Inghilterra e
Francia. Vanno inoltre ricordate varie partecipazioni in qualità di head opening act ai concerti di Elisa
e Ligabue, compreso il concerto-evento “Campovolo” a Reggio Emilia, di fronte a 180.000 persone.
Sono numerosissime le adesioni al fanclub ufficiale “Mariachi Hotel”. La band è composta da
Fabio Mora (voce), Fabio ”Bronski” Ferraboschi (basso), Alberto “Paddo” Paderni (batteria) e Gio
Stefani (chitarra).
Noi, per conoscerli meglio, gli abbiamo proposto una breve intervista che ci ha lasciato totalmente senza parole per le belle parole che hanno usato per raccontarsi... buona lettura!
1. Chi sono i Rio e quando nasce la loro passione per la musica?
Questa è una domandona!!! :)
I Rio sono un gruppo di persone solari che avevano un sogno, quello di far divertire le persone con una voce e qualche strumento...che scritto così, sembra non ci sia niente di eccezionale, ma se pensate che sono passati più di 17 anni, e siamo ancora qui a vederla nello stesso modo e soprattutto abbiamo fatto una buona parte di quello che ci eravamo prefissati, beh, un minimo di realizzazione personale, ce la sentiamo addosso! :)
Quello che fece scoccare la scintilla fu un incontro ad un concerto dei Los Lobos, attenzione non i Los
Locos come scrivono i più, ma i LOS LOBOS, quelli de “LA BAMBA”, Canzone rock’n’roll degli anni 50, un brano tradizionale portato alla ribalta da un’ allora giovane “Richie Valens”, che la rese tremendamente attuale per i tempi ma sopratutto con un ritmo ed un anima ribelle per le popolazioni messicane che vivevano il sogno americano!
Tornando a noi, in quell’incontro io e Marco Ligabue “fratello del più noto Luciano”, scoprimmo di avere una passione in comune per i cibi piccanti, il sole, la musica e i colori della cultura tradizionale
messicana. Così, decidemmo di creare una band che rappresentasse al meglio tutto il nostro mondo e immaginario musicale basato sulla cultura di questo grande paese!
2. Com’è nata l’idea di chiamare la band “RIO” e perché?
Anche qui, è tutto legato al Messico.
RIO, in messicano significa “fiume”.
Io sono nato sulle rive del Po, in un piccolo paese dell’Emilia, chiamato Gualtieri.
I primi brani li scrivemmo sulle sponde del fiume e da lì ci nacque l’idea di chiamarci cosi, i RIO!
Oltretutto, il fiume è trasportatore di energia, di spiritualità, di vita...
Ci sembrava il nome perfetto per la nostra band!
3. Siete insieme da parecchi anni e insieme avete vissuto molte avventure, qual è il punto di forza che vi tiene uniti?
Vivere in una band non è semplice. Soprattutto quando si vive 24 ore al giorno per anni assieme. Vivere in una band è come stare in una famiglia.
Con i pro e i contro di ogni situazione.
Sicuramente la musica è un buon collante, soprattutto se il tuo approccio è trasparente e onesto verso
quello che fai.
Ti permette di non dover indossare maschere, e se sei te stesso, e gli altri accettano quello che sei
veramente, tutto diventa più semplice.
Se ci sono tensioni, sul palco, si vedono e si sentono.
Rispettare i momenti di intimità poi, è altamente rilevante, ognuno ha bisogno dei suoi spazi e è
essenziale esserne consapevoli.
Poi, una volta scesi dal furgone, dall’aereo o qualsiasi altro mezzo esistente sulla faccia della terra
e passata la soglia di casa, ognuno per sè.
Questa è la regola assoluta! :):):)
4. E’ recentemente uscito il vostro ultimo album di inediti, Buona Vita, che trasmette un messaggio positivo e ben augurale. C’è un filo conduttore che lega tra loro i vari brani? E, se c’è, è presente una canzone che possa riassumere l’intero album?
Ogni singola canzone dell’album riassume il cuore di questo nuovo viaggio.
Ormai é scontato che i RIO siano un gruppo che ama la vita e preferisce un sorriso a qualche melanconica lacrima.
C’è molta energia in questo nostro nuovo disco e ancor più positività che nei nostri album precedenti.
Probabilmente diventando adulti e avendone vista qualcuna, la nostra voglia di trasmettere messaggi
positivi si è incentivata.
È vero, non siamo più alle prime armi ma, seppur disillusi “e per questo ancor più consapevoli delle
nostre azioni”,, non abbiamo perso la voglia di provarci, anzi,forse, la nostra voglia di divertirci e divertire è anche aumentata.
5. La vostra attività live è talmente intensa che vi ha portato a suonare in Brasile, Messico, Romania, Belgio, Inghilterra e Francia. Tra questi paesi ce n’è uno che vi ha lasciato emozioni particolari nel cuore?
Una delle esperienze più forti è legata ad un paese che non hai citato ma dove noi abbiamo lasciato una parte di noi.
La Polonia.
Qualche anno fa, abbiamo affrontato, assieme a 700 studenti di diverse scuole e licei d’Emilia un viaggio sul treno della memoria.
In sintesi, si cercava di farti rivivere attraverso il tempo e i luoghi quello che gli occhi dei deportati,
prigionieri dei nazisti, vedevano attraverso i finestrini del treno.
Il viaggio partiva dal campo base di Fossoli in Emilia per arrivare fino dentro alle fauci del campo di
Auschwitz II.
È stata un esperienza devastante.
4 giorni a temperature sotto lo zero, vivendo emozioni fortissime tra camere a gas, campi di
concentramento e muri e muri di foto di deceduti senza trovarne la fine...
Il quarto giorno avremmo dovuto tenere un concerto per tutti gli studenti in un locale a Cracovia...
Noi, votati al positivismo, alla goliardia, al rock’n’roll...dovevamo risollevare la speranza con la nostra musica....
Non è stato facile, portare il divertimento, dopo tutto quello che avevamo vissuto in quei giorni.
Per noi e per chi era presente.
Ma dietro ad ogni temporale esce sempre il sole.
È la nostra filosofia.
Il concerto fu un esplosione di emozioni.
Un vortice liberatorio di una densità unica.
Se ci penso, ancora adesso...mi viene la pelle d’oca.
Quel viaggio, è un’esperienza unica, assolutamente da fare...per tutti.
La vita poi, acquista un senso diverso.
6. Avete avuto l’occasione di aprire vari concerti, tra cui quello di Ligabue a Campovolo. Com’è stato esibirsi su quel palco?
Una follia...
Vedere e vivere per un attimo tutta quella gente è stato pazzesco, fortunatamente però, eravamo ben
consapevoli che il pubblico non era lì per noi, quindi ce la siamo goduta al massimo senza prenderci troppo sul serio, come sempre!
Alla fine, com’è che si dice?
Ah: “It’s only rock’n’roll baby!”.
7. A chi dovete il grazie più grande e perché?
A chi ci vive di fianco, giorno dopo giorno da una vita....
Perché ci supportano e sopportano da sempre “e questo non è scontato”, attraverso i voli pindarici che noi musicisti prendiamo spesso senza biglietto di ritorno.
Se non fossero loro a tenerci con i piedi per terra, sarebbe un vero disastro.
Un vero disastro!
Buona Vita!
Con questo saluto e augurio fatto di cuore da "I RIO", vi lasciamo qui sotto i link ai loro canali social e vi diamo un consiglio... seguiteli!
http://www.rioofficial.it
https://www.facebook.com/pg/pagina.ufficiale.iRIO/
https://www.youtube.com/c/irioband
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