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Immagine del redattoreUnaVitaOnTheRoad

Intervista a... Giulia Ferraro!


“STR**ZA” è brano che parla di delusione, incertezza e insoddisfazione. Una canzone pop

che nasce chitarra e voce ma si evolve in maniera inaspettata con un ritmo da hit e delicate sonorità elettroniche. «È un pezzo nato da una storia d'amore rimasta in sospeso, di cui però si sa il finale - racconta Giulia Ferraro a proposito del nuovo singolo - un po’ come gli asterischi nel titolo del brano che cercano di nascondere qualcosa di ovvio. Questo brano è frutto di una lunga collaborazione con il mio produttore Okrim. Ho scritto diversi inediti ma per il mio esordio ho

scelto questo, un brano maturo che non ha paura di rivelare i miei sentimenti ed è frutto di un

lavoro di perfezionamento musicale che ha coinvolto me in prima persona. Possiamo dire che

il brano si è evoluto con me e ora è pronto per essere ascoltato. È stato un lavoro molto lungo

e crediamo nel suo successo: non vediamo l'ora di farvelo sentire in diretta e di lanciarlo sulle

piattaforme, ma soprattutto non vediamo l'ora di sentirlo cantare da voi».

  


Biografia


Giulia Ferraro, classe 2001, vive a Brugherio, in provincia di Monza, dove frequenta l'ultimo

anno di liceo scientifico. Si avvicina alla musica da giovanissima e inizia a suonare la chitarra

a 12 anni: questo strumento diventa una passione che la accompagna ovunque. La sensazione che la sola chitarra sia quasi “incompleta” porta Giulia a iniziare a cantare sui brani che suona, scoprendo un talento che coltiva con corsi di canto e dedicando tempo ad affinare la sua scrittura. Nel 2018 conquista il terzo posto nella categoria Nuove Proposte in occasione del Premio Mia Martini con il suo inedito “Il Silenzio”. Il suo stile è un mix tra l’indie e il pop e i suoi inediti nascono da sentimenti autentici, vissuti ed espressi in maniera diretta con energia ed emotività: la sua voce calda e potente è capace di coinvolgere e affascinare, lasciando sempre il suo ascoltatore con la curiosità di voler sentire il prossimo pezzo. È facile riconoscersi nei testi di Giulia, che è in grado di descrivere la complessità dei sentimenti con un linguaggio semplice. A fine gennaio 2021 esce in radio e in digitale il suo primo singolo, “Str**za”, un progetto musicale realizzato insieme al suo produttore Okrim.


Di seguito la nostra intervista a Giulia ↓


1. Chi è Giulia e come nasce la sua passione per la musica?

Sono una ragazza semplice, all’ultimo anno di liceo scientifico, all’ultimo esame per diplomarmi in

canto, con uno zaino pieno di obbiettivi da spuntare e grandi progetti da realizzare. Ho iniziato

suonando la chitarra all’età di 12/14 anni, da lì è venuta la scrittura e a quel punto mi serviva cantare. È stata una sorpresa un po’ per tutti, persino per me; sono sempre stata la bambina timida e

ultrariservata, per cui nessuno si sarebbe aspettato che da un momento all’altro questo, la musica,

sarebbe diventato il mio più grande obbiettivo, oltre che un sogno La musica, la scrittura, mi

permetteva di esprimere ciò che sentivo, senza alcun timore; è la mia valvola di sfogo, il mio posto

sicuro, il mio vocabolario preferito.


2. “STR**ZA” é il tuo nuovo singolo d’esordio, come nasce questo brano?

Allora, STR**ZA nasce dalla presa di coscienza, dalla consapevolezza che spesso nei rapporti ci mascheriamo, forse per paura, per difenderci, di un atteggiamento cosiddetto “da stronzi”, scusa il francesismo. E questo poi, finisce per rovinare le cose, va ad intaccare il bello che c’è e che dovremmo ostinarci a proteggere. Quindi Str**za parla di una storia in bilico, tra la voglia di riconciliazione da una parte e la rassegnazione ad una amara fine dall’altra. Nasce chitarra e voce nella mia cameretta e lo abbiamo vestito di un abito del tutto nuovo, che ci convince al 100%, come spero convinca anche voi.


3. Con questo tuo nuovo pezzo cosa vuoi trasmettere alla gente che lo ascolta?

Beh è un invito a prendere coscienza del fatto che spesso siamo proprio i numeri uno a incasinare le cose e dovremmo smetterla perché ricevere del bene è raro e dovremmo dargli la giusta importanza. Per cui abbassiamo i muri, le difese, dobbiamo avere coraggio, che in amore non guasta mai, perchè tanto alla fine se deve andare male, andrà male, ma se invece gira bene, non ci saremo persi la cosa più bella che possa esistere. Per essere più chiara: essere “stronzi” può anche far figo, ma a una certa la corda si spezza e a quel punto ne vale davvero la pena?


4. Nel 2018 conquisti il terzo posto nella categoria nuove proposte in occasione del Premio Mia Martini con il tuo inedito “Il Silenzio” cosa ti porti dentro di quell’esperienza?

Oltre al terzo posto e al ricordo delle splendide persone che con me hanno partecipato, con i quali si era davvero creato un bel gruppo, a volte capita anche di risentirci, la cosa che più mi porto dentro di quell’esperienza è stata la consapevolezza del fatto che io questo mestiere lo avrei voluto fare davvero, fino in fondo, senza alcun dubbio, perché il palco, e tutte le emozioni che ti fa provare, è una magia a cui non voglio rinunciare. E paradossalmente è il luogo in cui sono più esposta ma in cui mi sento più sicura.


5. A quale artista musicale prendi ispirazione e perché?

In realtà non c’è qualcuno in particolare. Direi che il mio “stile”, se così possiamo definirlo, si radica sicuramente nel pop e nell’indie, poi però con il mio produttore facciamo un lavoro di contaminazione, per evitare di lavorare in compartimenti stagni che non servono a nulla se vuoi crescere. Quindi, da ascoltatrice di tanta musica diversa (a livello di generi musicali), lavoriamo sempre tenendo la mente aperta, perché la musica è ricca di sfumature e perdersele sarebbe un peccato.


6. Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

Sicuramente a brevissimo usciremo con il prossimo singolo, in cantiere ci sono tante cose che non vediamo l’ora di potervi far ascoltare. Anzi, se siete curiosi riguardo alla mia musica, o a chi sarà mai Giulia Ferraro, vi invito a seguirmi su Instagram, mi trovate qui: @_ferrarogiulia_


7. A chi devi il tuo grazie più grande e perché?

Senza dubbio ai miei genitori. Loro sono i primi che hanno scommesso in quello che sono e in quello che faccio, in tutti i sensi. Sono stati loro i primi a crederci, a volte anche più di quanto lo faccia io stessa, e a darmi la carica dopo le porte in faccia. Sono i miei primi fan e gliene sarò sempre grata, spero un giorno di riuscire a ripagare i loro sacrifici, questa è una delle cose più importanti che mi auguro. E poi ci tengo a ringraziare Diego Esposito che oltre ad essere un bravissimo cantautore, è stato mio insegnate, mi ha spinto a credere in quello che facevo, mi ha aiutato ad affinare la mia scrittura, grazie a lui sono crescita molto e merita di essere ringraziato.



Noi ringraziamo Giulia e vi lasciamo il link per seguirla su ↓

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