Da venerdì 31 gennaio è in rotazione radiofonica “Cent’Anni” (Noize Hills Records), l’ultimo singolo di Ganoona già disponibile sulle piattaforme digitali.
“Ricordo che presi la scossa la prima volta che ti ho toccata”: così canta Ganoona in una strofa di “Cent’Anni”, brano urban-pop dai toni malinconici e sonorità latine che ha tutte le caratteristiche di una lettera d’amore/odio destinata a un “traditore”, una persona che guadagna la nostra fiducia e poi la usa per scopi e vantaggi personali, la famosa serpe in seno. «“Cent’anni”, come quasi tutti i miei brani, nasce dall’esigenza di raccontare, in primis a me stesso, qualcosa che mi è successo. Il brano parla di una relazione di amicizia molto tossica che mi aveva fatto perdere la serenità e la fiducia in me stesso. Da qui la metafora della vipera e della “serpe in seno” - racconta Ganoona - il ritornello è una citazione a un romanzo classico della letteratura latino-americana, “Cent’anni di solitudine” di Gabriel Garcia Marquez. “Cent’anni” mi rappresenta molto musicalmente, essendo una commistione tra sonorità latine e le sonorità più moderne dell’indie pop italiano ed europeo».
Il videoclip di “Cent’Anni”, diretto da Lorenzo Chiesa, racconta la storia di due amici in partenza per un viaggio on the road. All’inizio vi è intesa, ma gradualmente vediamo crescere la tensione in un’escalation emotiva messa in risalto da sequenze di immagini con una marcata mimica teatrale.
Biografia
Ganoona è un cantante, rapper e songwriter italo messicano e vive a Milano. La sua musica è una combinazione di sonorità black, latin e hip-hop accompagnata da liriche intense ed originali. Si esibisce sia in Italia che in Messico distinguendosi per i suoi live energici e coinvolgenti. Ganoona collabora a tutti gli aspetti del progetto artistico, spesso è anche compositore dei suoi brani. A dicembre 2018 il brano in collaborazione con Kayla, prodotto da Polezski (già produttore di Gemitaiz e altri), viene selezionato da Youtube Music come “Artists to watch – il suono del 2019”. L’ultimo inedito “Cent’Anni” (Noize Hills Records) sarà in rotazione radiofonica dal prossimo 31 gennaio.
Noi per conoscerlo meglio gli abbiamo fatto qualche domanda:
1. Chi è “Ganoona” e come nasce questo tuo nome d’arte?
Ganoona è un personagio di un libro di Geoff Dyer che ho amato molto: “Jeff in Venice death in
Varanasi”. Nel libro Ganoona è una sorta di presenza mistica un po’ animalesca, fuori controllo,
che però rivela sempre qualcosa di reale al protagonista. Nello stesso modo io uso Ganoona
per scrivere le cose che non ho il coraggio di dire neanhce a me stesso. Ganoona è la mia parte
più coraggiosa.
2. “Cent’anni” il titolo del tuo ultimo singolo, di cosa parla questo tuo brano e quanto c’è di te nel testo?
Nasce da un esperienza personale, quindi diciamo che in questo brano c’è tutto me stesso. Per
la prima volta nella mia vita mi sono sentito davvero tradito da una persona, non in senso
romantico ma altrettanto dolorosamente. Un’ amicizia tossica può essere dannosa quanto un
amore tossico. Avevo bisogno di buttare fuori queste sensazioni. Il pezzo unisce sonorità latine
e urban, e il titolo è un riferimento al romanzo di Gabriel Garcia Marquez “Cent’anni di
solitudine”.
3. Ti va di raccontarci come nascono i tuoi brani?
In realtà praticamente tutti i miei brani nascono da un’esperieza personale, un incontro con una persona particolare o comunque qualcosa che mi tocca molto da vicino. Ho bisogno che un argomento mi “scotti” per poter scrivere qualcosa che mi piaccia. Poi l’ispirazione di per sé può nascere da qualsiasi cosa: in film, una canzone sentita in radio, uno sguardo in metro, però poi finisco sempre a parlare di cose a me molto vicine. Scrivere poi mi serve proprio per capirmi come persona.
4. A Dicembre 2018 il tuo brano in collaborazione con “Kayla” viene premiato da Youtube music come “Artists to watch – il suono del 2019”. Cos’hai provato in quell’occasione?
Un a bella soddisfazione! Il pezzo secondo me era parecchio avanti rispetto a tante cose sentite nel
2018/2019, quindi, oltre alla felicità di essere stati menzionati da Youtube Music, è stata per me la
conferma che bisogna sperimentare, non avere paura di fare cose innovative e che escono dai terreni più battuti.
5. A chi devi il tuo grazie più grande e perché?
Il grazie più grande credo che vada senza dubbio ai miei genitori. Non abbiamo avuto un rapporto facile durante l’adolescenza, tante volte non ci siamo capiti, ma nonostante ciò non ho mai messo in dubbio il loro amore. Negli ultimi anni abbiamo risanato i rapporti, loro mi sostengono molto e finalmente ci vogliamo bene per quelli che siamo.
Qui sotto i link per seguirlo sui suoi social e conoscerlo meglio:
Comments