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Intervista a... DeLorenzo!

DeLorenzo: comunicato stampa e intervista!



E' uscito venerdì 18 ottobre il nuovo album omonimo del cantautore deLorenzo, registrato e mixato da Riccardo Parravicini (Niccolò Fabi, Max Gazzè, Mario Venuti).

Nove brani, prodotti e arrangiati da chi ha suonato: Daniele Molteni (chitarre), Simone Casale (basso), Ivano Flospergher (batteria) e Maurizio Boris Maiorano (sequenze, programmazioni e percussioni). L’idea musicale di fondo è fondata sulla sottrazione: non una parola o una nota in più di quanto necessario. Lo stesso criterio minimalista è stato adottato per il recording (in presa diretta) ed il mix. L’album ha un suono prettamente acustico, le parole hanno il suono della verità: l’artista ha raccontato infatti, senza filtri, il suo percorso ondivago di uomo dalle poche certezze.


A proposito del nuovo album deLorenzo ha dichiarato: «Questo è proprio il disco che avevo in

testa da dieci anni: diretto, semplice, senza fronzoli, minimalista. Perciò ho voluto

pubblicarlo senza titolo. Solo il mio cognome: deLorenzo».

Questa la tracklist di “deLorenzo”: “Pippi”, “Come Gregor Samsa”, “Nono giorno delle ferie

d’estate”, “L’amante”, “Stanco”, “In ogni pelle bianca”, “La logica del fare”, “Le parole non dette”,

“Adesso o mai”.

Da venerdì 13 settembre è in rotazione radiofonica “COME GREGOR SAMSA”, primo singolo

estratto dall’album.



Biografia


deLorenzo: chitarrista, cantante, compositore. Nasce il 13 luglio del 1967 a Seregno, in Brianza, dove ancora vive. Imprenditore per sopravvivenza, cantautore per vocazione.

Dottore in economia, ha iniziato ad occuparsi di musica sin dagli anni del liceo. Per oltre due decenni ha percorso la penisola con centinaia di concerti live, producendo tre album in studio, rispettivamente con il power trio “Il motorino di Nicola” e nel 2000 con i “Corrado non c’entra”.

Poi le emozioni, le passioni e le ossessioni, hanno dato urgenza a testi del tutto suoi, sino alle canzoni di “Dettagli cromatici”, EP d’esordio in solo. Il disco, uscito in digitale il 3 Febbraio 2017, vuole essere il punto di approdo di un percorso avviato negli ultimi quattro anni ed è corredato da arrangiamenti acustici essenziali e minimali. Registrato in presa diretta, la musica e i testi appaiono genuini e sinceri, mai tesi a una necessità di consenso. Le tracce sono ricche di ossessioni, illusioni e disillusioni ma anche di speranza.

Nelle sue canzoni rilegge le su scelte imperfette e nell’ostinata ricerca della felicità emerge chiara, fra le note, la leggerezza di uno sguardo ironico e autoironico sul mondo e su se stesso.

Il 13 settembre 2019 esce “Come Gregor Samsa”, il singolo che anticipa l’uscita del nuovo album

“deLorenzo”, disponibile dal 18 ottobre. Il disco è registrato e mixato da Riccardo Parravicini (Niccolò Fabi,Max Gazzè, Mario Venuti).


Ve lo abbiamo presentato e ora lo conosciamo meglio con la nostra intervista!

1. Quando nasce la tua passione per la musica?

A 7 anni, quando la sorellona maggiore tornò a casa con le compilations blu e rossa dei Beatles. Un fulmine a ciel sereno e caddi innamorato.

2. “deLorenzo” è il tuo album in uscita il 18 Ottobre e nelle tracce che lo compongono hai raccontato, senza filtri, il tuo percorso di uomo dalle poche certezze; ti va di raccontarci come sono nati i brani?

Ho raccolto in questo disco 9 tracce, scritte nell’arco di 6/7 mesi. Sono canzoni che raccontano il mio microcosmo di uomo dal percorso ondivago: le paura, le ansie, le ossessioni e le passioni. Non mi racconto perché ritengo interessante la mia vita ma perché ritengo fondamentale,  quando fai musica, dire la verità. I brani nascono da idee melodiche che vengono per caso, strimpellando la chitarra di prima mattina. A parte alcuni casi fortunati in cui il testo viene di getto, le parole le costruisco piano piano nelle settimane successive. 

3. Il tuo album è composto da 9 tracce, a quale sei più legato e perché?

Forse a “Pippi” perché è la mia prima canzone in cui racconto una storia che non sia la mia. È una storia vera di un salto, raccontatami da un’amica. Una bambina di sette anni gioca a rincorrersi con gli amichetti. Arriva alla soglia di un dirupo. Guarda di sotto. Sono 15 metri ma pensa “non è così alto, ce la posso fare” e si butta. Quando ho sentito questa storia le ho detto: “accidenti, sei come pippi calzelunghe che modificava la realtà con la forza del pensiero. tu hai accorciato le distanze”.  

4. Parlando sempre del tuo album, hai deciso di non dargli un titolo, ma solo il tuo cognome “deLorenzo”, a cosa è dovuta questa scelta?

Ho pensato di mettere solo il mio cognome, perché potrebbe essere l’ultimo mio lavoro discografico; ma potrebbe anche essere il primo di una serie (poveri voi) e spesso, nella tradizione discografica, il primo album esce col solo nome dell’artista (ho fatto in precedenza solo un EP di 5 brani quindi questo è il mio primo LP completo). Ci ho messo la faccia con tanto di cognome, esponendomi ad eterna infamia ove il disco non piacesse.

5. Facciamo un tuffo nel passato; per circa due decenni hai percorso la penisola con centinaia di concerti live e tre album con due diversi power trio. Cosa ti porti di quell’esperienza?

La dote della sintesi. Il power trio (basso, chitarra e batteria) ti obbliga ad essere sintetico: il pezzo deve funzionare con pochi strumenti; deve stare in piedi. Non c’è spazio per abbellimenti e arrangiamenti retorici. Nel mio disco gli arrangiamenti sono minimali, ma curati. I recording e mix sono stati realizzati con estrema attenzione. Amo l’eufonia ma detesto gli arrangiamenti patinati.

6. A chi devi il tuo grazie più grande e perché?

Alla mia banda: Daniele Molteni (chitarre); Maurizio Boris Maiorano (percussioni, tastiere e sequenze); Simone Casale (Basso); Ivano Flospergher (batteria).  Li ringrazio perché solo dei pazzi sognatori regalerebbero ore ed ore di prove e recording per un progetto discografico senza garanzia alcuna di ritorno economico. E ringrazio Riccardo Parravicini (il fonico con cui ho registrato e mixato): un essere umano eccellente ed un fonico eccezionale. Ho registrato e mixato in un clima disteso e sereno (mai successo prima) e credo che questa serenità sia percepibile all’ascolto.



Non ci resta che ringraziare DeLorenzo per la disponibilità e vi lasciamo qua sotto il link per seguire la sua pagina Facebook!

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