"Il maleducato" Antonio Maggio: Intervista e comunicato stampa.
A due anni di distanza da “Amore Pop”, venerdì 17 maggio esce “IL MALEDUCATO” (Avarello Music srl), il singolo che segna il ritorno del cantautore ANTONIO MAGGIO.
Il brano è il manifesto di una generazione che troppe volte deve fare i conti con se stessa per cercare un raggio di futuro, che deve fare leva esclusivamente sulle proprie forze e sulla propria buona volontà per ritagliarsi il proprio spazio. È un incitamento, uno stimolo, un incoraggiamento. È una festa, una satira poetica.
«Spero che questo brano possa rappresentare, in forma di canzone, lo spirito di chi la ascolterà. Purtroppo alla festa del nostro futuro non siamo stati invitati da chi ci ha preceduto e quindi da chi l'ha organizzata – afferma l’artista a proposito del nuovo singolo - perciò credo che, in questi casi, l'unico modo per prenderci il futuro sia quello di auto-invitarci a questa festa, con la giusta sfrontatezza di chi sa cosa vuole, a muso duro e con le maniche rimboccate. Perché il futuro non è niente di più e niente di meno di qualcosa che ci spetta. Insomma che la festa abbia inizio, anche per chi non è stato invitato!».
“Il maleducato” è stato scritto e composto dallo stesso Maggio e prodotto artisticamente da Alessandro Canini presso il “Martina’s Studio” di Anzio.
Biografia
Antonio Maggio, cantautore salentino, vince nel 2013 il Festival di Sanremo nella sezione "Giovani" con il brano “Mi servirebbe sapere”, che in poche settimane raggiunge la certificazione di Disco d’Oro, per le oltre 25mila copie vendute. Il singolo anticipa la pubblicazione dell'album d’esordio “Nonostante tutto” e un lungo tour estivo di oltre 40 date. Al Festival di Sanremo viene anche insignito del Premio della Sala Stampa Radio e Tv “Lucio Dalla”, del Premio “Emanuele Luzzati” e del Premio AFI come miglior progetto discografico dell’anno. Nella stessa estate partecipa alla prima edizione del Coca Cola Summer Festival, che lo vede vincitore della seconda tappa, con il brano “Anche il tempo può aspettare”, scelto come singolo estivo. A settembre viene pubblicato il singolo “Santo Lunedì”, che diventa sigla del programma sportivo Il Processo del Lunedì, in onda su Rai Sport 1 per due stagioni televisive. Nel 2014 viene pubblicato il secondo album in studio, “L’Equazione”, anticipato dal singolo omonimo; a seguire il singolo Stanco, in featuring con il rapper Clementino, che fa da colonna sonora a un nuovo e lungo tour estivo. Nello stesso periodo viene scelto come rappresentante dell’Italia al festival internazionale “New Wave”, svoltosi nella città di Jurmala, in Lettonia. Il suo percorso all’estero si arricchisce anche con date in Canada, Russia, Lettonia, Belgio e Albania. Il 4 novembre 2016 esce “Amore Pop”, brano che gli permetterà di ricevere il prestigioso Premio Giorgio Faletti per la musica, con menzione speciale al valore letterario. Amante da sempre, tra le altre cose, del grande cantautorato italiano, il suo spettacolo MAGGIOcantaDALLA in Jazz gli vale l’invito a esibirsi il 4 marzo 2017 in casa di Lucio Dalla, in occasione del compleanno del compianto artista bolognese. Nell’aprile dello stesso anno, comincia un lungo tour nei club italiani, L’Odore delle parole, in una dimensione acustica raffinata che racconta la genesi delle sue canzoni. Il 2018 è l’anno di un’intensa collaborazione live assieme all’amico cantautore Pierdavide Carone: i due danno infatti vita al “diamoci del ToUr”, dapprima in chiave acustica nei club e successivamente in elettrico durante l’estate. Precedentemente (nel 2008), vinceva la 1° edizione di X-Factor con gli Aram Quartet, pubblicando successivamente 2 album: chiARAMente (2008) e Il pericolo di essere liberi (2009).
E per conoscere meglio Antonio Maggio, ecco la nostra intervista:
1. "Il maleducato" è il tuo nuovo singolo, in cui parli di una generazione che deve fare i conti con se stessa per trovare un futuro, com'è nato questo brano?
Questa canzone é nata un paio di anni fa, é stata una delle prime di questa nuova leva. Avevo capito però fin da subito che sarebbe stata una delle più importanti, perché é una canzone-manifesto di una generazione, la mia, che non è stata invitata a questa festa di cui parlo, che metaforicamente rappresenta il futuro. L’invito, o meglio l’auspicio, nell’essere “Maleducati” é ovviamente provocatorio, perché auto-invitarsi o imbucarsi a questa festa è un nostro diritto ma allo stesso tempo anche un nostro dovere nei confronti di chi verrà dopo di noi.
2. Due album alle spalle e un nuovo singolo uscito il 17 Maggio, cosa ci dobbiamo aspettare dal futuro?
Gira e rigira parliamo sempre di futuro, come vedi. Allora mettiamola così, vi invito alla mia festa: una volta che sarete lì, scoprirete tutto.
3. Nel 2013 hai partecipato al Festival di Sanremo e hai vinto nella categoria Giovani: quali emozioni provi ripensando a quell'esperienza?
É stata un’esperienza incredibile, una settimana fuori dal mondo. Ovvio, parlo da privilegiato avendo poi vinto: magari se parli con un mio collega che è stato fatto fuori la prima sera, ti dice che é stato un incubo. Però nel mio caso é stata veramente una favola, con un finale lieto e inaspettato: gran parte di ciò che faccio lo devo al Festival, é stato un trampolino importante. Poi, come hai scritto tu, da lì sono partite una serie di cose che mi hanno fatto vivere sempre più esperienze, avendo la possibilità di far ascoltare le mie canzoni alla gente, pubblicando 2 album e vari altri singoli, suonando live tanto in Italia quanto all’estero, viaggiare e conoscere facce nuove, entusiasmi e voglia di musica.
4. Hai una collaborato con Pierdavide Carone per un tour, prima in versione acustica e successivamente in versione elettrica, com'è nata l'idea del "Diamoci del ToUr"?
Per tutto il 2018 siamo stati in tour insieme, é stata un’esperienza importante di confronto, di condivisione. Ci siamo ritrovati praticamente catapultati su un palco a seguito di una battuta fatta da me un pomeriggio a casa sua, strimpellando qua e là; gli chiesi: “Ma perché quello che stiamo facendo adesso qui, non lo portiamo sul palco?”. Devo dire che mi prese da subito seriamente: da lì abbiamo fatto dapprima un tour nei club completamente in acustico, io e lui pianoforte e chitarra, e poi l’estate in elettrico con la band.
5. Fai parte di una grande famiglia: la Nazionale Italiana Cantanti: quali emozioni provi ogni volta che scendi in campo a giocare sapendo che lo fai per una buona causa?
É sempre molto bello giocare con la Nazionale Cantanti: ci ritroviamo a fare del bene agli altri giocando una partita di calcio, quindi divertendoci: se ci pensi é incredibile. Abbiamo raccolto non so quante decine di milioni nel corso dei 30 anni di storia della Nazionale, qualcosa che ci rende fieri e orgogliosi. Quest’anno La Partita del Cuore per me sarà speciale: prima del fischio di inizio allo Juventus Stadium a Torino, canterò per la prima volta live “Il Maleducato”: un debutto niente male per questa canzone.
6. A chi devi il tuo grazie più grande e perchè?
Oltre a me stesso, a pochissime persone. Che in cuor loro sanno già di essere state o di essere importanti per il mio percorso. Ovviamente il grazie quotidiano é rivolto a chi ascolta le mie canzoni, perché le loro emozioni sono un po’ il motore di tutto questo bellissimo viaggio.
Arrivati a questo punto non possiamo che ringraziare Antonio Maggio e augurargli un futuro pieno di musica.
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